“Sistema Formia”, le intercettazioni

*Il palazzo del supermercato Todis*
*Il palazzo del supermercato Todis*

Ma è la quotidianità, come sottolinea la Procura, a configurare ‘il sistema’. Favori ad amici e parenti, o in cambio di posti di lavoro, dalle pizzerie ai supermercati, dai locali serali ai centri medici, dalle edificazioni agli abusi edilizi. Insomma dall’indagine emerge come il panorama urbanistico, commerciale e sociale della comunità risulti illegalmente compromesso.

E’ emblematico in questo senso il caso proprio del supermercato Todis, di Flavio Fantasia, anch’egli indagato. Tutto inizia con la segnalazione dell’ex assessore Raffaele Ranucci che al telefono con Antonio Calvano riferisce di un abuso relativamente all’area parcheggi e al rilascio di un parere preventivo favorevole all’apertura. Eppure come riferisce l’architetto Monica Mille il comando di polizia locale ha rilasciato parere favorevole alla viabilità.


Ed è proprio Antonio Calvano che si interessa del supermercato tanto da chiedere l’intervento di Clemente Carta che, dopo essersi informato, fa sapere che così vicino alla tratta ferroviaria, dove poi è effettivamente sorto il Todis, non si potrebbe realizzare nulla a meno di una deroga che comunque sotto i sei metri di distanza dai binari sarebbe inefficace.

Sorge però un problema relativo all’utilizzo dello spazio adiacente al manufatto sulla via Appia, ad uso parcheggio, che non è stato oggetto di condono a differenza dell’edificio. Da una parte l’ufficio commercio ritiene che il condono è complessivo, ma dall’avvocatura comunale la versione è opposta. E la questione lascia sorpreso l’avvocato comunale quando chiede perche si siano rilasciate licenze in analoghi casi di spazi di pertinenza non condonati. La stradina adiacente alla struttura, che passa sotto il ponticello della ferrovia nei pressi del centro commerciale Itaca,  osserva la Procura, inizialmente non era idonea alla circolazione poi lo diventa.

E Filippo Gionta afferma: “… dobbiamo trovare un appiglio …”. Ma se l’appiglio si trova relativamente alla sanatoria del parcheggio, restano dubbi sulla viabilità locale, tant’è che questa volta è Guratti a suppore che “il problema sono le fazioni … il problema maggiore è quello … pure Benedetto statti attento là che staaa … state attenti là che gira dentro che è contro”.

A questo punto vista la situazione irrompe l’ex assessore al commercio Ranucci che parlando con Calvano inizia a minacciare denunce nei confronti del dirigente del settore Tiziana Livornese che “ancora non me l’ha fatta la relazione … noi sul Todis abbiamo detto che ci stava una prescrizione … ma la stanno scaricando i carrelli e montando le scaffalature” mentre “Di Rocco sta facendo la selezione del personale”.

Intanto viene annunciata l’apertura e da una parte sempre Ranucci comunica a Calvano di chiamare i carabinieri e la stessa Picano riferisce alla Livornese di mandare i vigili il giorno successivo per l’inaugurazione perché “…l’autorizzazione non ce l’ha …”.

Tuttavia il 26 luglio del 2012 avviene l’apertura senza autorizzazioni e senza che si siano effettuate le prescrizioni. Eppure alcun controllo dei vigili viene effettuato. Il giorno dopo avviene il controllo e il supermercato è senza autorizzazione, tanto che uno dei vigili afferma: “… se lei mi ha detto di no che comunque non dovevo vedere niente …”.

A quel punto la comandante Picano rivela che “…Tiziana (Livornese) è stata spinta dal sindaco e da Di Rocco, allora io faccio st’autorizzazione e metto dentro le prescrizioni anche se so che questi non ottemperano”, eppoi ancora “… qua arriveranno i carabinieri a prendersi le carte …”.

Ma le pressioni per l’apertura del supermercato arrivano anche da Pinuccio, secondo la Procura l’attuale consigliere regionale e allora consigliere comunale Giuseppe “Pino” Simeone il quale, riferisce la Picano all’architetto Monica Mille, le dice: “l’attività deve continuare” e la Picano replica “ma non può continuare assolutamente … cioè ad altra gente è stato fatto, in questi tempi … Comunque è un bordello, cioè il sindaco fa aprire là a Todis per Di Rocco, l’assessore mi scrive a me e mi denuncia Tiziana se non faceva il controllo stamattina”. E alla fine della conversazione la Picano conclude: “… qua non si scherza eh? Tengo la divisa addosso, ogni mattina mi devo parare prima il culo mio e poi inizio a lavorare”.

Ma sulla vicenda c’è una conversazione emblematica tra l’ex vicesindaco e attuale cerimoniere di Bartolomeo, Benedetto Assaiante, e il dirigente Della Notte, che al di là del merito del Todis forniscono con poche parole la cartina tornasole di ciò che accade in alcuni uffici. “Dobbiamo essere un po’ più solidi – afferma Assaiante – dopo aver fatto riferimento alla coooperativa dell’asilo La vecchia quercia Le.Sa.Sca. – ci dobbiamo fermare un po’ Stefania. Lo sto dicendo da diverso tempo a tutto il mio entourage”. Della Notte: “Lo devi dire soprattutto al ‘piccolo’. Ieri il sindaco dopo aver letto il giornale mi ha detto Stefania ma fossi tu che ci porti male?”.

Ma che qualcosa non andasse per il verso giusto, sin dal primo momento, lo capisce l’ex assessore Ranucci che durante una conversazione con Calvano ripete ancora una volta: “… la Livornese si è messa paura e ha fatto la determina e l’ha messa subito sul sito internet per far vedere che l’aveva pubblicata … ma in effetti a quello non è stato mai chiamato ne è stata mai preparata la licenza, cioè l’autorizzazione amministrativa, né a quello gli è mai stato notificato niente, quello ha aperto abusivamente a prescindere … ma d’altra parte scusa eh? tra l’amico tuo di Minturno e Di Rocco hanno messo tutto loro a lavorare eh? …”. Ranucci si riferisce all’ex consigliere regionale ed ex presidente del Consiglio comunale di Minturno Romolo Del Balzo. Eppoi prosegue: “… comunque Del Balzo ha fatto i cazzi suoi come li ha fatti la Picano, che ha messo … persone a lavorare, ma pure Del Balzo, non ti preoccupà!”.

Ma Ranucci ne ha per tutti e avendo capito come si muove il sistema insiste: “ … comunque stanno a fa una figura di merda una dietro l’altra, Scafetta ha dato le licenze false a Paone per apparare la figlia, mo uscito tutto fuori … “.

Passano solo pochi giorni e Calvano e Ranucci si risentono, e l’ex consigliere informa l’ex assessore del fatto che i carabinieri si stanno interessando al Todis dopo aver contattato la dirigente Tiziana Livornese e dopo l’elevazione di un verbale di 5mila euro, così Ranucci replica: “ … eh che poi Michele gli annulla, perché sabato mattina si sono incontrati alla Triestina … Michele, Petrucci e Fantasia … alle nove e mezza Petrucci e quelli stavano alla Triestina e Michele gli ha garantito di, dice: ‘ state tranquilli e andate avanti!’ La cosa la, pure la comandante ha fatto il verbale, il secondo giorno ci ha mandato la pattuglia per vedere se continuava l’omissione … dopo la seconda volta ci sta la chiusura ma mica ci so andati!”.

Ma che l’illecito sia stato commesso risulta evidente durante una conversazione tra la comandante dei vigili Rosanna Picano e un vigile urbano quando quest’ultimo afferma: “ … ha impicciato …”, riferendosi alla Livornese. E ancora: “ … a me mi ha parlato di un articolo che prevede 20 giorni, 30 giorni per, capito? Qua ci sta il (boss) di mezzo hai capito? Allora lei in base a quello che scriviamo noi tra virgolette si deve, deve fare i suoi provvedimenti, allora è normale che cerca da parte un provvedimento meno, perché mi ha detto: tu non lo devi fare sulle prescrizioni! Ho fatto: ‘no Tizià ti stai a sbagliare perché se tu mi dici che io devo ottemperare a queste prescrizioni , mi rilasci l’autorizzazione capito? Lei cerca comunque di prendere un verbaluccio un po’ più sottile in modo tale che se ne esce meglio! Perché altrimenti il provvedimento bummmm! E’ da impatto capito?”

Intanto nonostante le mancate autorizzazioni, sulle quali iniziano a indagare i carabinieri, il supermercato resta aperto per quasi un mese e la chiusura arriva solo per poche ore alla fine di agosto, perché nel frattempo il Tar concede la sospensiva alla società proprietaria del supermercato , la Red Snap.

E infatti la comandante Picano afferma: “ … se lui vuole fare delle dichiarazioni spontanee in cui dice che per esempio stava aperto e nell’attesa di oggi che praticamente si pronunciasse il Tar fagli fa sta dichiarazione da allegare, capito?”.

Ma è chiaro che gli abusi commessi, dopo aver letto delle pressioni di Di Rocco, di Michele Forte, di Pino Simeone (secondo la Procura), di Romolo Del Balzo (secondo Ranucci), di Calvano, scaturiscono dalla necessità di concedere posti di lavoro. E un’ennesima conferma arriva proprio dalla comandante che riferisce ad uno dei vigili: “ … Benedetto (Assaiante) ha fatto assumere gente là … “, e il suo interlocutore risponde: “ … ma è normale che là, lo sapevano tutti quanti, ecco perché pure c’è questa situazione qua …“. Ed è sempre quest’ultimo che in una successiva comunicazione, dopo che la comandante ammette di aver cambiato il parere sul supermercato, afferma: “ … no perché effettivamente è anche pericoloso … “. “ … Sì, sì …” conferma la Picano, relativamente ai pericoli per la viabilità.

 

MICHELE FORTE, FORMIA E L’ASSOCIAZIONE