“Sistema Formia”, le intercettazioni

*Roberto Guratti*
*Roberto Guratti*

E’ l’uomo per tutte le stagioni e amministrazioni, abituato a gestire situazioni complicate, difficili, al limite, con un curriculum trentennale, nessuno meglio di lui conosce la politica del territorio pontino e i suoi meccanismi. E come il Winston Wolf reso noto da Quentin Tarantino in Pulp Fiction, colui che risolve problemi nella squadra guidata da Michele Forte è Roberto Guratti, ora a Gaeta dove dirige lo stesso settore che guidava, a tempo determinato, a Formia.

Ed è forse proprio per questa sua capacità di essere attento al dettaglio, intuire e vedere soluzioni che altri nemmeno immaginano, che il suo nome come un mantra finisce puntualmente quasi in ogni reato contestato a Formia, al centro dell’ipotizzata associazione a delinquere. Dove se Michele Forte è colui che ha il ruolo di decisore, lui senza dubbio appare come il principale e forse migliore esecutore, calmo, mai una parola fuori posto, coadiuvato nella sua opera dal funzionario Filippo Gionta.


*Palazzo Enel*
*Palazzo Enel*

Esemplare l’unione di intenti dei due in una conversazione ambientale relativa alla sistemazione di  un palazzo nel centro cittadino, pratica “seguita” da Totò Calvano, il cui problema verrà successivamente risolto, su intuizione del dirigente, con una variante al regolamento comunale approvata in Consiglio. Così Gionta riferendosi agli acquirenti: “Ci avevano fatto la diffida, gli ho scritto due pagine all’avvocato suo! … poi sono venuti qua a parlare, ho detto: guarda non mi fate incazzare se no piglio sta roba e la mando alla Procura perché qua poi ci stanno pure scritti dei falsi, voi avete dichiarato una cosa che non esiste eh? Sia come destinazione d’uso che come ingombri. Va bé? Avete scritto che questa parte è oggetto di condono, non è vero niente. Sta parte è sta parte… cioè qua ci sta scritto che tu allo stato attuale hai comprato gli uffici, invece sono depositi, hai capito? Che vuoi fare? Allora si sono dati un attimino una calmata”.

Laconico Guratti: “… esistono gli attriti”.

*Il parcheggio a Largo Risorgimento*
*Il parcheggio a Piazza Risorgimento*

Una calma interiore che il dirigente ostenta anche quando è l’assessore Assaiante ad alzare i toni per l’iniziale mancata autorizzazione, causa la presenza nei pressi del torrente Rio Fresco, alla realizzazione di un parcheggio del cugino a Piazza Risorgimento. Qui il vice sindaco urla alla volta di Gionta che evidenzia le problematiche in essere: “Eh la Madonna, dieci posti macchina ti sto a chiedere”… “Io, se c’avevo un problema questo qua non lo passavo a te, dicevo Robè: tengo sto problema”.

E ancora il dirigente Guratti a tranquillizzare (il parcheggio infatti verrà realizzato): “Ma lascia stare, però dopo l’importante è arrivare a chiudere, no?”.

*L'ex pastificio Paone*
*L’ex pastificio Paone*

Sempre ponderato, l’unico segno di cedimento il dirigente lo ha sulla pratica Paone e ben si evince da uno stralcio di conversazione andata in scena in Comune con il consigliere Di Rocco e il tecnico Gionta:

Di Rocco: Che stai scazzato?
Guaratti: No so preoccupato, molto preoccupato di questa situazione
Di Rocco: In riferimento alla pratica di Paone?
Guratti: Di Paone, degli altri cazzi, vabbé quelli ormai andranno avanti per i cazzi loro
Gionta: Quindi mo stavamo facendo una considerazione che un atto sbagliato adesso ritenuto, giudiziale illegittimo che o quanto dalla magistratura può addirittura
Di Rocco: E si in questo momento si perchè potrebbe sembrare che l’hai fatto apposta vero
Gionta:  No, noi non abbiamo fatto niente apposta perchè abbiamo sostituito il provvedimento prima che loro pigliassero le carte, quindi, in tempi non sospetti
Guratti: Io l’avvio del procedimento l’ho fatto prima
Gionta: Poi seee… valuteranno loro se l’imprenditore storico formiano, che in questo caso qua è evidente che noi insomma noi una mano gliela stiamo dando, una via d’uscita gliela stiamo a dare
Guaratti: Sperando che sia quella giusta, che sia considerata quella giusta, non è una è una situazione… tu sai già sotto scopa capito? Stiamo recuperando con gli occhi addosso, questo mi crea grande imbarazzo
Di Rocco: a me la cosa che mi dispiace sai qual’è? E’ che alla fine ci troviamo in una situazione come se ci dobbiamo a difendere da qualcosa dove dice: comunque ragazzi abbiamo fatto diversi atti… diciamo a limite, però mo io non stò all’urbanistica, l’urbanistica è la materia che meno seguo, visto che ci sta già Benedetto visto il rapporto con te però… ci dobbiamo difendere su una cosa che alla fine.
Guratti: E lo so, il problema è che…
Di Rocco: No dico questo dispiace, non ho detto che non è giusto che… questo dispiace perché comunque però noi effettivamente siamo stati sul limite su molte cose, mo ecco ci sta a venire tutto addosso.

 

STEFANIA DELLA NOTTE