“Sistema Formia”, le intercettazioni

*Antonio Calvano*
*Antonio Calvano*

Ad un certo punto è sparito. Pochi giorni sono passati dall’esito delle ultime elezioni comunali di Formia, poco più di un anno fà, e lui è irreperibile. Torna solo alcune settimane fa per recarsi in Procura e rendere dichiarazioni spontanee al sostituto procuratore della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano che sta per chiudere le indagini sull’associazione a delinquere al Comune di Formia.

Eppure proprio dalle numerose pagine dell’inchiesta, nella quale è pesantemente coinvolto per corruzione, concussione, abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio, peculato e per millantato credito, truffa e falso, ne esce un personaggio onnipresente, che parla con tutti e che tutti cercano per parlare con lui.


Di “affari” pubblici e privati, di favori, di soldi, di politica. E con la pesante ombra della criminalità organizzata, come ipotizza in una precisa fattispecie di reato contestata dalla Procura, relativamente all’induzione al rilascio di una proroga al contratto di affidamento di una casa popolare a Formia in beneficio di Flora Gagliardi, moglie di Ernesto Bardellino.

Suggerendo al tecnico comunale le motivazioni da scrivere nella richiesta per ottenere la proroga della casa popolare. “ … c’ho il fogliettino scritto da lui con cosa dovevo scrivere – afferma la dipendente comunale – ha fatto ferro e fuoco per fargliela praticamente rinnovare fino al mantenimento delle condizioni di disagio …”.

*L'ex assessore ai lavori pubblici e oggi cerimoniere del sindaco, Benedetto Assaiante*
*L’ex assessore ai lavori pubblici e oggi cerimoniere del sindaco, Benedetto Assaiante*

E sui rapporti di Calvano con la famiglia Bardellino interviene anche l’ex vice-sindaco e attuale cerimoniere del sindaco Benedetto Assaiante che in un colloquio con il dirigente Guratti, riferisce di non essere andato ad un incontro pubblico organizzato dall’associazione antimafia “Libera”, perché “ … ma se ci stava un cittadino che mi diceva: ‘ma scusa tu stai baggianando con Totò Calvano che è amico di Bardllino …”.

Per quali motivi sia sparito per poi ricomparire nell’ambito dell’indagine sarà la magistratura ad accertarlo, ma ciò che emerge dal fascicolo è un personaggio capace di proporre e concludere affari avvalendosi del proprio potere all’interno del Comune, come consigliere comunale.

Come nel caso dell’offerta di una concessione demaniale per un pontile ad una persona che, titubante sulle garanzie del proprio investimento, Calvano gli risponde: “ … tu mi puoi portare tutte le leggi mondiali … è come ti dico io … noi faremo così”. O dell’apertura di una pizzeria il cui titolare, secondo la Procura, sarebbe stato “abbindolato” nel dare del denaro all’ex consigliere. Il quale successivamente, anche interrogato dalla polizia, riferisce che cerca di risolvere col “capo”. E proprio in riferimento a tale pizzeria è poi Assaiante che invita Calvano ad andare a fare un saluto al sindaco nel suo ufficio, altrimenti gli blocca la pratica della pizzeria: “ … vabbuò che tu lo saluti e dici ‘Michele devo fare sta pratica sopra’ …. Che fa?” eppoi “ … e sennò dico a Roberto (Guratti) … che non si fa un cazzo, blocca tutto!”.

Ma Calvano è protagonista di alcune telefonate con diversi interlocutori dove risultano numerosi passaggi di denaro. Soldi dei quali i proprietari vogliono rientrare in possesso, quasi sempre senza riuscirci. C’è poi la vicenda delle giostre installate al porto, il cui titolare deve pagare un bollettino dell’importo di 6mila euro circa.

giostre genericoCifre mai pagate in passato riferisce lo stesso, e come conferma un vigile urbano che poi aggiunge: “ … io in galera non ci voglio andare …”, e della vicenda si occupa proprio Calvano che alla fine viene omaggiato con biglietti per giri gratuiti sulle giostre, anche grazie all’intervento risolutore del comandante Rosanna Picano.

Ci sono poi contravvenzioni annullate, ricorsi retrodatati, peraltro secondo la Procura in collaborazione con la comandante Picano. Significativo come l’ex consigliere raccomandi il figlio della comandante Francesco Forcina per un lavoro, secondo la procura per avere in cambio favori.

Ed è emblematico un sms inviato a Calvano, a rappresentare una lunga serie di analoghi casi che lo vedono coinvolto: “Totò visto che non riesco a comunicare direttamente con te, ti voglio dire che per fine mese vorrei rientrare con i miei soldi visto che sono disoccupato e ne ho bisogno non posso più aspettare!”. Tuttavia è stato lo stesso Calvano che ha recentemente riconosciuto in un’intervista rilasciata ad H24notizie.com i propri sbagli, o reati, commessi però con la complicità di altre persone.

 

IL DIRIGENTE ROBERTO GURATTI