Ma nella logica dei rapporti parentali in seno al Comune, finiti nella contestazione di svariate fattispecie di reato, tra i fratelli Picano si crea un conflitto di interesse che, secondo la Procura, “non può essere sottaciuto”. Di fatti se da una parte la sorella è preposta prima di tutti alla prevenzione e alla repressione degli abusi edilizi, il fratello oltre a essere progettista ricopriva il ruolo di presidente del Consiglio comunale e oggi di consigliere di minoranza e membro della commissione urbanistica. Una “incompatibilità funzionale” che deve essere interrotta perché crea un controllo imparziale sulla materia edilizia di tutto il territorio del Comune di Formia.

A tal proposito vale la pena riportare quanto affermato dal cerimoniere dell’attuale sindaco Sandro Bartolomeo, Benedetto Assaiante, mentre intrattiene una discussione nell’ufficio di Luigi Scafetta, quando a un certo punto, riferendosi ai fratelli Picano è lo stesso Assaiante ad affermare: “Erasmo e la sorella saranno sempre un problema per le amministrazioni del centrodestra …. perchè è gente che non si accontenta mai … noi che siamo gente per bene … noi che siamo gente lavoratori … che stiamo qua dentro … “. E ancora è sempre Assaiante ad affermare riferendosi ad Erasmo Picano: “… se tu vuoi fare la politica non continuare a pensare sempre alla saccoccia … tu ti devi dimettere dagli incarichi che hai, allora si fare il presidente del Consiglio, a me mi dai fastidio come presidente … perché tanto che tu ti dimetti, e resti a fare il consigliere, tu n on dai nessun segnale, il segnale che lui doveva dare alla città a noi e all’amministrazione è che diceva: “ragazzi fermiamo, io mo mi difendo, per difendermi devo stare sereno, io mi dimetto dall’incarico!”. Mentre sempre con riferimento all’ex presidente del Consiglio comunale, durante una conversazione tra l’allora dirigente Roberto Guratti e il funzionario del settore urbanistica Filippo Gionta, quest’ultimo definisce Erasmo Picano “pericoloso, non ci sta un cazzo da fare, Picano è proprio pericoloso”. E ancora in una differente conversazione tra i funzionari Monica Mille, sempre Filippo Gionta e l’architetto Roberta Pennini, questi fanno riferimento, secondo la Procura, al fatto che le persone che hanno bisogno di pratiche di difficile approvazione si rivolgono a Picano in virtù del suo ruolo interno al Comune.

Insomma Picano viene descritto come uno che può determinare le scelte del Consiglio comunale facendo modificare, in suo favore, quelle in materia edilizia. C’è poi un’altra dipendente che durante una conversazione afferma come “questo è vergognoso … perché il presidente del Consiglio abbia le mani in pasta in questo modo …”. Riportando poi un aneddoto del quale erano protagonisti lo stesso Picano e l’architetto Roberto Guratti, il quale non aveva ancora fatto una pratica richiesta. Picano in quell’occasione, secondo la ricostruzione dei tre, avrebbe minacciato Guratti di far intervenire il senatore Claudio Fazzone per far spostare di “quartiere” proprio Guratti.
E non si tratta ovviamente solo di appartenenza politica, almeno stando a quanto afferma sempre Benedetto Assaiante il quale ricorda come “Erasmo mo sta aspettando che passa il momento … con o senza Bartolomeo, perché se io vado a vedere tutti i casi di Erasmo nascono con Bartolomeo, sono stati (divarizzati) oggi, ma nascono tutti nel 2006/2007/2008, l’unico incarico che gli abbiamo in questa legislatura, è stato Paone … che partono da lì, questo è! Che ti devo dire?”. E’ ancora nell’ufficio dell’architetto comunale Monica Mille che quest’ultima riferisce durante una conversazione dell’atteggiamento minaccioso di Picano. “… No ma poi il bello – afferma – non è dice che ragiona no, prende parte: ‘tu hai torto’ e poi inizia con la minaccia”. Ricordando anche come Picano si occupi di qualsiasi pratica: “… guarda dalla stupidaggine …. dalla recinzione alla lottizzazione a Paone”. Ma è poi sempre Benedetto Assaiante che in una conversazione ipotizza che proprio Picano, nel frattempo subentrato al nipote Francesco in un progetto, possa impropriamente impossessarsi delle progettazioni dell’architetto Samperi, commettendo così “un plagio”.

Ci sono poi ovviamente le due grandi vicende attorno alle quali ruota l’intera indagine, che riguardano le lottizzazioni di pastificio Paone e Aurora Immobiliare, le cui indagini sarebbero ancora in corso, e che vedono oltre a Picano, in qualità di presidente e di consigliere, accusato dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano di aver minacciato trasferimenti nei confronti del dirigente all’urbanistica Roberto Guratti e del personale del relativo ufficio, al fine di ottenere il rilascio di titoli edilizi rivelatisi poi illegittimi, e pur senza trarre vantaggi economici ma abusando del suo ruolo istituzionale per aver incarichi, anche dell’ex consigliere e amministratore del pastificio Stefano Paone, della dirigente Stefania Della Notte e dell’altro progettista Agostino Di Mille, per il pastificio, e del dirigente Roberto Guratti e dell’amministratore dell’Aurora Immobiliare Antonio D’Ambrosio, per quanto riguarda la lottizzazione di quest’ultima a Gianola.
TOTO’ CALVANO