
E’ forse il meno noto tra gli abusi perpetrati a Formia quello del Cume Medical Syste sulla via Appia lato Napoli ma non tra i meno inquietanti considerata la ragione d’essere del locale, ovvero un centro fisioterapico. Sulla falsa riga del supermercato Todis inaugurato senza alcuna autorizzazione, in questo caso, secondo la Procura, il centro aperto il primo febbraio 2010, avrebbe poi protratto la sua attività per ben due anni grazie alle pressioni del consigliere comunale Antonio Di Rocco sul comandante della polizia locale.
Nonostante una richiesta della Regione perché venissero elevate delle sanzioni e i ripetuti controlli del Nas – Nucleo anti sofisticazioni dei carabinieri che ne imponevano la chiusura. L’esempio di queste forzature è in una conversazione che la comandante Picano ha con altre due persone: “Io con Di Rocco col Cume mi sono appiccicata di brutto perché io ho mandato a fare il controllo e lui mi diceva come mi sono permessa io di andare a fare il controllo. perché io ho avuto una segnalazione che quello era un centro abusivo. Ho mandato un vigile a fargli il verbale perché, nel momento in cui tu c’hai un centro con tanti medici che addirittura reclamizzi la fisioterapia, tu hai bisogno di un’autorizzazione regionale… M’hanno chiamato: “Tu come ti sei permessa di andare là”. Come, questa è una cosa abusiva, eclatante, cioè, tu apri un centro di quella portata, a vista, abusivo, completamente abusivo”.
E prosegue in un’altra conversazione: “Poi adesso sono andati i Nas, io ho fatto il verbale eee… nessuno ha fatto niente d’altra parte ufficio commercio se ne sono fottuti, perché sempre le pressioni no? Mo so andati i Nas, i Nas hanno scritto che il centro deve chiudere e mo ci rimandano a noi per elevare la sanzione… mo n’ata sanzione”. E in un ulteriore conversazione ambientale ancora la Picano si sfoga con un vigile: “Ci hanno cazziati, come ci siamo permessi di fare quella sanzione”.
ASILO LA VECCHIA QUERCIA E LE.SA.SCA.