“Un silenzio tornato a farsi assordante, dopo i primi istanti di cronaca e nulla più, riempie il vivere quotidiano del Golfo di Gaeta, che nemmeno un agguato a colpi di arma da fuoco ha minimamente scalfito, principalmente nelle forze istituzionali e politiche del territorio che sembrano non essersi accorte di nulla”.
Esordisce così l’onorevole Raffaele Trano, in merito agli ultimi fatti di cronaca che hanno interessato la città di Formia e che hanno visto il ferimento, a colpi di arma da fuoco, del nipote del boss dei Casalesi, Gustavo Bardellino, mentre si trovava presso un autosalone sito in via Ponteritto.

A ciò si aggiunga che una certa propensione a delinquere sembra ormai dilagare autonomamente persino nel tessuto istituzionale stesso, negli uffici dei Comuni, dei Consorzi, delle Autority.

Una valanga di indagini, arresti e accuse penali gravissime stanno investendo piccoli comuni sull’intero territorio, e altri enti pubblici, spesso politicamente emanazione di medesime entità di riferimento. Ero e continuo dunque ad essere dell’opinione che l’assegnazione di personale di nuova formazione, specializzato, in particolare nei reati contro la pubblica amministrazione e la corruzione, affiancato dalla costituzione di un nucleo specifico di lavoro, sia indispensabile alla velocizzazione di questo tipo di indagine e mi auguro che al più presto questo mio convincimento, che è ben radicato e condiviso nella società civile, trovi riscontro.
Infine, nei prossimi giorni tornerò a scrivere anche al Ministro Lamorgese per sollecitare ad adottare le adeguate decisioni per fronteggiare questa ondata di violenza e malaffare istituzionale sul nostro territorio. Non possiamo più stare in silenzio”.