Acqua torbida: le mosse di Acqualatina per risolvere definitivamente il problema. Lettera ad Asl e sindaci

In provincia di Latina continua a far discutere la ciclica torbidità dell’acqua ad uso domestico, fenomeno che da anni puntualmente si ripresenta in concomitanza con le piogge più consistenti interessando le sorgenti di Capodacqua e Mazzoccolo, e quindi, ad effetto domino, centinaia e centinaia di utenze alimentate dal flusso proveniente dalle due fonti in questione. Di volta in volta, come ben sanno i residenti, potabilità sospesa fino al contrordine del gestore del servizio idrico. Il risultato? Uno stuolo di cittadini inviperiti; i sindaci del Sud pontino – chi più, chi meno – a puntare il dito, con tanto di formali denunce alle autorità; l’Asl a chiedere spiegazioni attraverso una nota ufficiale. Ancora una volta, tutti o quasi contro Acqualatina. Da dove, dopo le ultime polemiche, tornano però a fornire una serie di dati e puntualizzazioni, sottolineando di aver da tempo avviato un piano atto a risolvere il problema-torbidità una volta per tutte.

Un quadro affidato a una missiva appena inviata, oltre che ai vertici dell’Azienda sanitaria pontina e dell’ATO4, ai sindaci di Formia, Gaeta, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Minturno e Spigno Saturnia. In sostanza Acqualatina evidenzia di aver intrapreso un percorso per mitigare il fenomeno con soluzioni tecniche a breve e medio termine, perché, essendo un fenomeno strutturale, per eliminarlo si può solo far ricorso a fonti alternative. Come l’acquedotto proveniente da Cellole, per cui dalla Spa aspettano che venga concluso il tratto campano, o come l’acqua proveniente dal campo pozzi dei 25 ponti, per il quale si attende l’autorizzazione all’utilizzo dalle autorità competenti, tra cui il Comune di Formia.


“Queste sorgenti da sempre sono soggette ad eventi di forte intorbidamento delle acque in concomitanza di precipitazioni piovose molto intense”, scrive nella sopracitata lettera l’Amministratore delegato di Acqualatina, Marco Lombardi, in riferimento a Capodacqua e Mazzoccolo. “In particolare, dagli studi effettuati sui dati storici del gestore, appare che la torbidità interessi le due sorgenti soprattutto nel periodo ottobre-dicembre quando le piogge trovano le sorgenti in fase di ricarica dopo il periodo estivo. Generalmente la torbidità tende a ridursi nel periodo invernale fino a sparire con il sopraggiungere della primavera. In merito alla forte intensità della torbidità riscontrata durante l’ultimo evento si riferisce che in passato si sono registrati valori di torbidità anche maggiori che tuttavia, per caratteristiche proprie delle suddette sorgenti, tendono a ridursi repentinamente. Quanto sopra a conferma che non ci troviamo dinanzi a fenomeni nuovi ma semplicemente a condizioni tipiche delle sorgenti acuite dai forti eventi di pioggia di questo autunno”.

L’Ad del gestore non manca di rimarcare, ce ne fosse bisogno, come tali casi di torbidità dell’acqua abbiano una durata variabile da poche ore fino a un’intera giornata, mentre la conseguente non potabilità dell’acqua distribuita “può prolungarsi anche per diversi giorni a causa del tempo di persistenza della torbidità nelle reti di distribuzione causando un serio disservizio”.

“Lo studio idrogeologico condotto in questi anni ha portato a pianificare diversi interventi risolutivi, in corso di realizzazione”, ricordano da Acqualatina. Eccoli:

– “Diminuzione della portata da immettere nel sistema acquedottistico mediante riduzione delle perdite sulla rete di distribuzione con il progetto recupero perdite fisiche in corso su tutti i comuni del Sud pontino”.

Campo pozzi ’25 ponti’: “Il campo pozzi ’25 ponti’ gestito da Acqualatina è in grado di fornire acqua potabile anche in caso di forti piogge. Attualmente sono stati realizzati i primi 2 pozzi e siamo in attesa di ricevere le autorizzazioni dalle Autorità/Enti competenti al fine di attivare a stretto giro anche gli altri 6 pozzi per l’immissione dell’acqua in rete”.

Interconnessione Minturno-Cellole: “Con un investimento di 3 milioni di euro Acqualatina ha realizzato l’opera di collegamento della rete di Minturno con il Comune casertano di Cellole. Questa interconnessione, in grado di garantire circa 160 litri al secondo aggiuntivi, rappresenta senz’altro una fonte di approvvigionamento alternativa a quelle attualmente a servizio dei Comuni di Minturno, Castelforte, Spigno Saturnia e S.S. Cosma e Damiano. Le sorgenti attualmente attive, naturalmente soggette a fenomeni di torbidità, verranno dismesse ogniqualvolta il fenomeno si presenterà, a favore dell’approvvigionamento da Cellole. L’opera di interconnessione è attualmente in fase di ultimazione nel tratto del territorio campano”.

– “Ottimizzazione dello sfruttamento della capacità di compenso dei serbatoi esistenti, tale attività ha interessato il serbatoio di San Pasquale e Salvatito”.