FORMIA, DENUNCIATO PER EVASIONE L’UOMO CHE TENTO’ DI UCCIDERE IL FIGLIO

Si è arricchito oggi di un nuovo capitolo nella vicenda kafkiana riguardante Antonio Nenna, l’anziano di 78 anni residente in località Ciriano, nella frazione formiana di Trivio, che mercoledì scorso aveva tentato, al termine dell’ennesima lite, di uccidere il figlio Alessandro di 43 anni con un colpo di fucile, un Berretta monocanna calibro 20.

Il Gip del Tribunale di Latina, Matilde Campoli, nonostante il parere contrario del sostituto procuratore Giuseppe Miliano, venerdì aveva concesso all’uomo gli arresti domiciliari, per evidenti limiti di età, al termine dell’interrogatorio di convalida. Molti dei suoi  undici figli – la moglie Maria Adipietro è da tempo gravemente ammalata  – avevano fatto quadrato e, stanchi di subire maltrattamenti e vessazioni di ogni natura, avevano impedito all’anziano e sin troppo vivace genitori di scontare presso la loro abitazione di Ciriano gli arresti domiciliari.


Nenna è stato costretto a tornare nel carcere di Latina trascorrendovi altre due notti sino a quando – ed era ieri mattina, domenica – è tornato nella panoramicissima villetta di Ciriano su un cellulare della Polizia Penitenziaria. Questa volta Nenna – complice l’assenza dei suoi figli – è potuto tornare a casa ma l’esperienza carceraria non gli ha fatto cambiare idea sulla vita, tutt’altro. Apostrofava verbalmente e minacciava la badante che stava assistendo la moglie. La donna informava i figli sul ritorno del genitore e decidevano di non tornare a casa e di trascorrere la notte altrove dopo aver redatto una lunga e drammatica deposizione davanti i Carabinieri.

Veniva informato anche il Commissariato di Polizia i cui agenti, nell’ambito dei controlli di routine, questa mattina non hanno trovato Nenna ai “domiciliari” ma a bordo della sua utilitaria con cui, privo di patente di guida, scorazzava lungo la vicina Via Rotabile, tra Trivio e Castellonorato. Nenna veniva denunciato per evasione e riportato a casa mentre il legale dei suoi figli, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, denuncia come questa vicenda sia stata gestita dall’autorità giudiziaria con sufficienza. E il commissariato di Formia ha inviato un’informativa al Gip Campoli per informargli su una situazione che si è decisamente incancrenita.

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