Inchiesta per lottizzazione abusiva a Gaeta: “Ennesime scelte politiche scellerate”

Anche ‘Gaeta Comunità di Valore’ interviene sulle ultime vicende relative agli avvisi di garanzia notificati al sindaco Cosmo Mitrano, alla Giunta e alla dirigente all’Urbanistica, nell’ambito di un’inchiesta incentrata sull’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva in relazione alla trasformazione del piazzale dell’ex stazione in un parcheggio privato. 

“Non vogliamo entrare nel merito delle indagini in corso, per le quali esprimiamo profonda fiducia verso gli organi inquirenti, quanto sulle dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino nella conferenza stampa”, esordisce il movimento coordinato da Sabina Mitrano. “Al di là di quanto verrà ricostruito e verificato dal corso delle indagini, quello che è assolutamente certo è che siamo davanti all’ennesimo episodio di scelte politiche scellerate che hanno, di fatto, prodotto la perdita per l’intera comunità di un’area strategica. E tutto ciò ad esclusivo beneficio di interessi privati”.


“Questo genere di azioni politico-amministrative va ben oltre le vicende giudiziarie in quanto definiscono l’indirizzo di questa amministrazione che, per l’ennesima volta, come già avvenuto per le spiagge, non fa che favorire pochi (i soliti), creando disparità sociale, demolendo il bene comune. A questo modo di agire bisogna opporsi e porre immediatamente un freno”.

Il sindaco Mitrano (foto Renato Olimpio)

“Quanto dichiarato dal sindaco poi in merito alla speculazione edilizia ‘sventata’ risulta addirittura paradossale”, continuano da Gaeta Comunità di Valore. “Secondo le sue parole la Giunta avrebbe accettato, di fatto, di attuare questa ‘variante al piano regolatore’ per difendere il terreno della ex stazione dalla speculazione edilizia. Lasciateci dire che, ciò che il primo cittadino afferma, risulta quantomeno sorprendente visto che negli ultimi anni a Gaeta si è intervenuti in maniera massiccia proprio rilasciando permessi per costruire e contribuendo ad un eccesso di edificazione privata, che è sotto gli occhi di tutti”.

“Un paese come il nostro che vive da troppi anni il fenomeno dell’emergenza abitativa e che ha portato con sé anche la conseguenza di un drammatico calo demografico. Sempre più famiglie, soprattutto più giovani, decidono di andare a vivere nei comuni limitrofi proprio perché Gaeta non offre alcuna possibilità a coloro che vogliano affittare o comprare una casa ad un prezzo abbordabile. Tutto questo a fronte di un’edificazione sfrenata, che ha visto triplicare la costruzione di seconde e terze case.

Inutile dire che a fronte di un così grande aumento del numero delle abitazioni private, non siano invece stati fatti investimenti nell’edilizia pubblica e sui servizi. Strade colabrodo, scuole inagibili, continui disagi dovuti alle piogge per mancanza di manutenzione ordinaria di tombini e caditoie.

La posizione del sindaco risulta ancora più imbarazzante quando ‘omette’ di spiegare che la destinazione dell’area oggetto di indagine era destinata alla Categoria S, cioè a Servizi. Quindi un’eventuale edificazione sarebbe stata, ad esempio, ad uso scolastico. Riteniamo doveroso, a questo punto, che l’amministrazione comunale dimostri tutta la sua ‘buona volontà’ e l’estraneità ai fatti oggetto di indagine, convocando un consiglio comunale ad hoc che discuta la vicenda e che, all’unanimità, decida di acquisire l’intera area a patrimonio pubblico. Ne va del buon nome della Giunta ma anche dei consiglieri di maggioranza (ed alcuni di finta opposizione) che, colpevolmente, hanno taciuto fino ad oggi”.