Elezioni a Formia, via i simboli di partito dalle liste di La Mura

Inaugurato nelle scorse ore il point elettorale di Amato La Mura e le notizie principali sembrano essere due su tutte.

Una è che l’ex sindaco del Pd Sandro Bartolomeo era presente al taglio del nastro. Proprio lui che nelle scorse settimane aveva tentato – senza riuscirci al momento – una manovra per portare i Dem sulla scia dell’alleanza trasversale, evidentemente ha scelto da che parte stare con l’intenzione, neppure tanto nascosta, di giocarsi la possibilità di tornare ad amministrare la città.


A far propendere per la presenza di Bartolomeo, pare sia stata quella che appare come la seconda grande notizia di questi giorni: ovvero la scelta di non presentare simboli di partiti nella coalizione di Amato La Mura. Evidentemente a Bartolomeo, o a qualcun altro dell’area Dem non andava giù l’ipotesi di poter sedere accanto alla Lega in una coalizione. Dunque, via i simboli di tutti i partiti e nelle prossime settimane arriveranno quelli delle civiche che faranno parte della coalizione di La Mura.

Certo è che simboli presenti o meno, la parata e lendorsement della Lega con il sottosegretario pontino Claudio Durigon, rimangono. Come del resto non sembra sconvolgente l’appoggio di Bartolomeo che al campo largo, tra voci di palazzo e chiacchiere da bar, pare ci lavori da tempo.

Allo stesso tempo, malgrado la possibile accelerata trasversale, considerando pure le voci un possibile placet sottovoce tra le segreterie provinciali, quello che in parte lascia più sorpresi non è neppure l’eventuale accordo indiretto Pd-Lega, che tutto sommato è frutto anche di un ritrovato dialogo nazionale dovuto al Governo Draghi, ma che a Formia i due grandi schieramenti contrapposti per decenni si ritrovino uno accanto all’altro sul nome di Amato La Mura.

Non è una novità che la Lega formiana sia composta per la maggior parte dagli ex centristi dell’area dell’ex sindaco Michele Forte che per una vita si è contrapposto al suo storico rivale Sandro Bartolomeo. E che le proprie “truppe” politiche a distanza di anni potrebbero – in politica il condizionale rimane d’obbligo – correre incredibilmente una accanto all’altra.

In attesa di capire cosa voglia fare il Pd, che comunque nei giorni scorsi ha firmato un documento insieme ad altre cinque compagini progressiste, in campo si sono anche: Gianluca Taddeo per Forza Italia-Fratelli d’Italia, Gianfranco Conte con la sua civica Formia ConTe, probabilmente l’ex sindaco Paola Villa che dovrebbe guidare l’alleanza tra il Movimento Cinque Stelle e Un’Altra Città, mentre il nome che era sembrato il più gettonato per la coalizione di sinistra era quello di Francesco Occipite Di Prisco.