Mafia sì, mafia no: una questione di «palle». Tra accuse di negazionismo e difese indignate

In attesa, magari, di una posizione ufficiale da Gaeta, non ha fatto mancare il proprio intervento il sindaco di Fondi. In merito all’assenza sua e di suoi incaricati, evidenzia una volta sentito da h24notizie, nessun mistero né boicottaggio: “Avevo già comunicato formalmente al presidente della Commissione Rodolfo Lena di non poter partecipare perché impegnato in un altro appuntamento istituzionale, insieme al consigliere Regionale Simeone, con l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, e che ci saremmo riservati di partecipare alla seconda riunione che, mi ha anticipato, si sarebbe tenuta. Mi risulta che il Presidente Lena ad inizio lavori ne abbia dato conto ai presenti. Ho preferito non delegare nessuno perché credo che un tema importante come questo debba vedere la mia partecipazione per poter dare un mio contributo di idee in merito”.

Salvatore De Meo

La posizione dell’amministrazione fondana sulle infiltrazioni della criminalità organizzata? “Credo che le nostre posizioni siano state ben chiarite da tempo. Quando abbiamo chiesto e preteso che ci fossero più uomini delle forze di polizia. Quando abbiamo sostenuto economicamente il potenziamento strutturale delle caserme. Quando abbiamo chiesto che la sede del Commissariato o di qualsiasi altra forza di polizia venga trasferita all’interno del Centro agroalimentare (il Mof, ndr). Quando abbiamo deciso di sostenere i costi per il mantenimento dell’ufficio del Giudice di pace di Fondi. Quando abbiamo chiesto più volte che si facesse chiarezza su quelle situazioni molto spesso travisate. A leggere le varie relazioni io vedo sempre e comunque la cronistoria di una serie di fatti che si ripresentano da decenni, con le stesse persone; una fotografia di attività ormai acclarate, alle quali noi abbiamo ovviamente chiesto di dare una riposta in termini concreti. Gli operatori del Mof sono i primi che chiedono a gran voce una presenza forte delle Istituzioni preposte a loro fianco. Ogni volta che vengono presentate le varie relazioni i nostri territori ritornano al centro dell’attenzione mediatica, sembra che ci siano cose nuove, ma a me sembra che ci si riferisca a fatti già noti. Il Comune di Fondi non si è mai tirato indietro rispetto a determinate problematiche e condivide tra l’altro le cose che sono state osservate dagli altri sindaci, ivi compresa la richiesta di una sezione DIA sul territorio. Anche se ritengo che quel tipo di investigazioni non ha bisogno di essere fisicamente presente in un determinato territorio . La competenza dei sindaci è limitatissima: non siamo certamente autorità investigativa. Amministrare un territorio è difficilissimo, ma nell’ambito delle nostre competenze abbiamo sempre e comunque dato la massima disponibilità. Tutte le informazioni di cui siamo in possesso vengono trasferite quotidianamente alle varie forze di polizia, quindi mi sento veramente sereno, anche in vista in un confronto che, mi auguro, il presidente Lena voglia programmare prossimamente per trattare le varie questioni. Credo – ribadisce il primo cittadino – che il quadro della situazione sia molto chiaro: c’è bisogno soltanto di agire concretamente”.