Passando in rassegna gli aspiranti primi cittadini di Formia siamo arrivati a Pasquale Cardillo Cupo, navigato della politica locale, già in consiglio comunale, attivo da anni in movimenti e partiti di ispirazione moderata e di centro e centrodestra.
Cardillo Cupo, classe 1976, nella vita è avvocato penalista. Sotto il suo nome si sono riunite le liste di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Idea Domani, Lega, Siamo Formia e Unione di Centro.
Cosa l’ha spinta a candidarsi alla carica di sindaco?
Ho deciso di candidarmi perché da quattro anni assistiamo a un declino di Formia causato da un’Amministrazione dall’atteggiamento a dir poco passivo, sia di fronte alle tante sfide che non sono state accettate, sia di fronte alle tante opportunità che non si sono sapute cogliere. Il risultato è che oggi viviamo in una città ferma, senza alcuna prospettiva, che costringe i nostri giovani ad andarsene via perché non hanno un futuro. È una situazione sotto gli occhi di tutti a cui dobbiamo dire basta, e le prossime elezioni sono l’occasione di voltare finalmente pagina. Dopo l’esperienza positiva nel gruppo di opposizione, sono stato chiamato a rappresentare la coalizione di centro-destra e ho dato la mia disponibilitá perché i formiani non si meritano questo disagio e devono tornare orgogliosi di vivere a Formia.
Qualora venga eletto primo cittadino, quale provvedimento pensa potrà mettere in campo nei primi cento giorni di amministrazione?
Non possiamo pensare di far tornare a correre Formia senza una macchina comunale in grado di sostenere questa sfida. Per questo, la priorità sarà proprio quella di intervenire sulla funzionalità amministrativa per renderla più efficiente, più sostenibile e più trasparente. È il momento di tagliare i ponti con gli ultimi quattro anni in cui amministrare ha significato chiudersi nel palazzo lontano dai problemi dei cittadini.
Quale potrebbe essere l’azione amministrativa per lo sviluppo economico-turistico della città, che metterebbe in campo qualora diventerà primo cittadino?
Il turismo è una delle leve principali con cui risollevare le sorti di Formia dal punto di vista economico e occupazionale al fine di porre rimedio al vuoto totale di iniziative e progetti. Prima di tutto, dobbiamo creare le condizioni affinché le persone vengano a visitare la nostra terra tutto l’anno, destagionalizzando l’offerta. Le potenzialità per realizzare questo obiettivo ci sono tutte: Formia non può essere solo turismo balneare. Mettiamo in campo il nostro patrimonio archeologico, culturale, enogastronomico per creare un’offerta variegata. C’è poi il turismo sportivo tramite il Centro CONI e le Federazioni della Vela. Certamente torneremo a far rivivere le “Notti di Cicerone”, una rassegna di eventi pensata per rendere viva Formia durante il periodo estivo ed ancora oggi ricordata dai commercianti e dagli imprenditori con grande entusiasmo, magari ampliando la sinergia con i Comuni limitrofi per dar vita ad un Golfo condiviso e protagonista tutto l’anno.
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