Il sindacato protesta, la società chiude due giorni gli Md di Fondi e Terracina: “Per immagine e rispetto dei clienti”

Una delle vecchie proteste targate Uiltucs presso l'Md di Fondi

(Una delle vecchie proteste targate Uiltuc presso l’Md di Fondi)

Gianfranco Cartisano, segretario Uiltucs

La Uiltucs Latina apprende in queste ore la comunicazione ufficiale della società Pontina Discount a marchio Md, nella quale dichiara che a fronte della manifestazione di protesta indetta dalla Uiltucs Latina per i giorni venerdì 30 e sabato 31 innanzi i punti vendita di Terracina e Fondi è costretta per ragioni di immagine e rispetto della clientela alla chiusura della vendita dei punti vendita. Inoltre dichiarano sempre nella nota ufficiale inviata anche a Prefettura, Questura e Commissariato che a causa del sit-in saranno costretti a non pagare le giornate di chiusura ai lavoratori a causa manifestazione, quindi manifestazione equivale ad ore non retribuite ai lavoratori in forza”. Lo rendono noto dal sindacato del segretario provinciale Gianfranco Cartisano.


“Veramente indescrivibile tutto ciò,  ‘il contratto prevede che quando la causa o la scelta di chiudere l’attività è da parte aziendale il lavoratore deve comunque essere retribuito’ ( Contratto Nazionale Lavoro del Commercio e Terziario). Come categoria sindacale Uiltucs Latina rimaniamo veramente sconcertati a fronte di tali dichiarazioni della società, la manifestazione programmata scaturisce da una mancata volontà dell’imprenditore che gestisce il marchio Md ad affrontare la questione licenziamenti, abbiamo nuovamente in questi giorni cercato fortemente il confronto finalizzato alla reintegra delle lavoratrici, nei giorni scorsi la risposta delle società è stata ‘solo chiamare le forze dell’ordine’“. Ed oggi la notizia della prossima chiusura dei punti vendita venerdì e sabato: “Il sit-in indipendentemente dalle scelte aziendali si svolgerà come programmato e come comunicato a Terracina e Fondi con la massima correttezza senza creare ostruzionismo alla clientela. Scrivere da parte aziendale sottolineando che non verranno pagati i lavoratori a causa di una scelta della proprietà sulla chiusura delle saracinesche dei negozi, per la Uiltucs Latina è un segnale ancora inaccettabile sulla vicenda e sopratutto conferma l’etichetta data da noi, ‘un gestore che usa ed interpreta lavoratori e lavoro come merce di scambio'”.