Crisi idrica, “no ai dissalatori a Formia”: Paola Villa si appella al commissario prefettizio

Paola Villa, candidata sindaco con la civica “Formia città in Comune”, scrive una lettera aperta al commissario prefettizio in materia di dissalatori chiedendo il rispetto della volontà popolare. E quindi del fronte del no. 

“Lunedì 21 gennaio alle 9, presso la sala consiliare della Provincia di Latina è convocata la Conferenza dei sindaci e dei presidenti dell’Ato4. Al 5° punto dell’odg si discuterà ‘delega al presidente dell’Ato4 per l’impugnazione e costituzione in giudizio nel ricorso promosso dal comune di Formia innanzi al Tar Lazio per l’annullamento del verbale n. 13358 del 2/10/17… per l’approvazione del progetto per la fornitura e realizzazione dell’impianto mobile di dissalazione presso il Molo Vespucci di Formia’.


Si chiede al commissario prefettizio, dottor Valiante, di intervenire presso la conferenza dell’ATO4, mantenendo e sostenendo le motivazioni che sono addotte nel ricorso al Tar Lazio fatto dall’amministrazione comunale dimissionaria. Inoltre si chiede al commissario prefettizio di farsi portavoce, presso la Conferenza dei sindaci, della volontà popolare di non volere l’installazione dei dissalatori come sancito in sede istituzionale dalla deliberazione di consiglio comunale di Formia l’11 luglio 2017. E’ stato più volte evidenziato che l’intero territorio del Sud pontino non sia stato nei mesi scorsi caratterizzato da una carenza d’acqua, legata al depauperamento delle sorgenti, ma legate all’enorme percentuali di dispersioni idriche di rete, che si attestano intorno al 70%. Dispersioni confermate dall’ente gestore e a tutt’oggi, dopo circa 154 giorni di interruzioni idriche programmate, dopo l’espletamento di due bandi di gara per la manutenzione straordinaria, risultano ancora in essere sull’intero territorio del comune di Formia.

Si chiede infine al 38 Comuni dell’Ato4 ed ai loro rappresentanti di tener fede alla deliberazione fatta il 26 luglio 2017 in conferenza dei sindaci, dove all’unanimità si votava per stralciare la messa in opera dei dissalatori presso il Porto di Formia”.