Rinnovo vertici Acqualatina, scambio d’accuse tra Pd e Fratelli d’Italia

A margine dell’assemblea dei soci che, oltre a procedere all’approvazione del Bilancio, ha delineato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Acqualatina, non potevano mancare le reazioni della politica pontina. Reazioni che hanno portato innanzitutto a un botta e risposta tra il Partito democratico e Fratelli d’Italia.

“In questi giorni abbiamo cercato di far prevalere un ragionamento istituzionale e costruire una governance di Acqualatina largamente condivisa”, il commento del segretario provinciale dem, Omar Sarubbo. “È quanto ritenevamo necessario per rappresentare tutti i territori nelle vertenze future: riduzione delle bollette, contrasto all’evasione, contenimento della dispersione idrica, investimenti per ampliamento e ammodernamento delle reti. È prevalsa, purtroppo, la volontà di Fratelli d’Italia di occupare tutte le poltrone disponibili utilizzando la forza dei numeri – ovvero il voto ponderato dei grandi Comuni che amministrano – al fine di dare un governo monocolore alla Società. Un atteggiamento predatorio che come Pd già intuimmo e contrastammo nello scorso mese di settembre 2023 quando il Comune di Latina tentò un blitz presentando una proposta di modifica dello Statuto dell’ATO al fine di concentrare il potere decisionale nelle mani dei soli Comuni maggiori (Latina, Terracina ed Aprilia). Bravi i nostri Sindaci del Pd, che ringrazio per la coerenza e determinazione, a non legittimare l’odierno disegno di occupazione e ad astenersi dalla partecipazione al voto. Continueremo a difendere i territori e i cittadini/utenti all’interno della Conferenza dei Sindaci, luogo deputato a far valere e rispettare l’interesse pubblico. Buon lavoro ai nuovi componenti del CdA”.


Non si è fatta attendere la replica dei meloniani. “All’indomani del cambio di governance di Acqualatina che segna un passaggio importante, e per certi aspetti storico, ho letto dal Partito democratico reazioni che tradiscono un certo nervosismo”, ha detto il senatore Nicola Calandrini, Presidente della Commissione Bilancio e Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia Latina. “Niente di nuovo sotto il sole, è la vecchia storia della volpe che non arriva all’uva e, per reazione, tenta di gettare un’ombra intorno a una scelta libera e consapevole di tanti Sindaci del territorio. Dai dem, soprattutto di questa provincia, non intendiamo però prendiamo lezioni di alcun tipo. L’atteggiamento predatorio a cui si riferiscono ricorda stagioni passate in cui erano loro, i dirigenti del Pd, artefici di un’occupazione selvaggia e massiva di tutto l’occupabile: dalla sanità, all’Ater passando per il consorzio industriale. Noi abbiamo rimesso al centro la politica, le esigenze dei territori e degli amministratori locali. Altro non ci è mai interessato e non ci interesserà”.