Gaeta, iniziato il restyling del Bastione “La Favorita”

Inizio del restyling del Bastione “La Favorita”

“Iniziati nei giorni scorsi i lavori di restauro e recupero funzionale del Bastione “La Favorita”: l’immobile, sito a Gaeta Medievale, denominato anche Giardino pensile di Via Faustina rivivrà il suo antico splendore per accogliere cittadini e turisti, ospitando eventi e manifestazioni pubbliche. Queste, infatti, le motivazioni alla base dell’intervento avviato, oltre a quella primaria di garantire l’incolumità pubblica, considerato lo stato fatiscente e la vetustà dell’immobile.

Mitrano, sindaco di Gaeta

Un altro gioiello prezioso della storia di Gaeta sarà restituito alla città nel suo antico splendore – afferma il Sindaco Cosmo Mitrano  – arricchendo così il percorso, avviato dalla nostra Amministrazione, di recupero e valorizzazione  dei siti storici ed artistici del territorio con una nuova e rilevante tappa. Dopo  l’ex Caserma Cosenz divenuto Palazzo della Cultura, i Bastioni Carlo V, la Gran Guardia acquisita al patrimonio comunale, il cui iter di ristrutturazione partirà a breve, è la volta del Bastione ‘La Favorita’. E’ nostro intento riaprire lo storico immobile a manifestazioni ed eventi pubblici, offrendo a cittadini e turisti una location spettacolare per momenti d’arte, cultura e relax. Abbiamo sempre considerato il nostro patrimonio storico, artistico e culturale volano fondamentale per l’economia cittadina, elemento catalizzatore di nuovi e rilevanti flussi turistici in grado di fornire determinanti input di sviluppo al nostro tessuto sociale, commerciale ed imprenditoriale’.


L’attuale Amministrazione Comunale, infatti, impegnata dal primo giorno di mandato nella riqualificazione e valorizzazione dei tesori storici ed artistici di Gaeta, ha inserito nel programma triennale delle Opere Pubbliche i lavori di restauro e recupero del Bastione La Favorita. Tale intervento sarà realizzato in due stralci per un costo complessivo di 700.000 euro. I lavori avviati si riferiscono al primo stralcio e sono realizzati dalla ditta aggiudicataria della gara d’appalto Sacen srl. per una spesa complessiva di 470.000 euro, finanziata con fondi di bilancio comunale.

L’ ‘ex terrapieno Corpo di Guardia La Favorita’, ebbe un ruolo rilevante durante la dominazione spagnola, iniziata nel 1504, quando Gaeta divenne un’importante piazzaforte del Regno di Napoli. La città fu dotata di nuovissime fortificazioni bastionate, in grado di sostenere le ultime e più potenti armi da fuoco. Gaeta fu abitata da militari e governatori spagnoli e il fabbricato di Via Faustina, dove vi è un’epigrafe del tempo in lingua spagnola, ha svolto questa funzione. L’abitazione è stata ricavata all’interno del bastione, anticamente riparo contro assalti nemici, costituito da una massa di terra rivestita di mattoni o pietre, costruita ad angoli e a scarpa. Lo storico edificio è stato dichiarato, per la sua importanza, di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha autorizzato l’alienazione dell’immobile al Comune di Gaeta da parte dell’Agenzia del Demanio.

Pasquale Ranucci

L’Assessore alle Opere Pubbliche Pasquale Ranucci entra nei dettagli dell’intervento: ‘Con questo primo stralcio di lavori si procederà alla ristrutturazione e pulizia dell’ex Bastione al fine di utilizzarlo per accogliere eventi di vario genere, con ripristino dell’antico ponte che  collegava La Favorita alla residenza reale. Dalla rampa si potrà accedere ai due grandi terrazzi e sarà realizzato un percorso che arriverà fino al passaggio dell’antico cammino di ronda. Saranno ristrutturati i due locali che affacciano su tale percorso. Il risanamento sarà effettuato sui tre lati dell’immobile in via Faustina, Via Lungomare Caboto e quello che affaccia sulla Villa Traniello. Tutte le mura dunque saranno ripulite e bonificate dagli elementi vegetali che nel corso degli anni sono cresciuta sulle mura perimetrali. Per le protezioni dei terrazzi saranno inserite delle balaustre in vetro temperato. Lateralmente alla rampa ed al primo terrazzo verranno applicate delle fasce di luce LED affinché illuminino il percorso. Le parti ormai perdute, come il timpano sopra i locali che danno sulla rampa di accesso, verranno ripristinate. Sarà ricostituito il portale di ingresso in mattoncini anticati, e posizionato un portone in legno massello. Saranno eliminate le barriere architettoniche con la realizzazione di due rampe provviste di adeguate protezioni per accedere ai terrazzi. Mentre per raggiungere il nuovo ponte verrà inserito un ascensore nel palazzo adiacente alla Scuola Mazzini cui si accede direttamente dalla strada.  Di particolare rilievo sarà il ponte pedonale previsto per il collegamento del Bastione con il vicino contesto urbano: esso non solo ripristina una continuità esistente fino agli anni cinquanta ma permette il completo abbattimento delle barriere architettoniche. Tale struttura sarà in vetro e acciaio sia per l’esistenza del vecchio ponte in ferro sia per avere un elemento quasi trasparente che non altera le panoramiche e lo sky line esistente. In realtà tutte le opere da realizzare avranno un impatto minimo sia nel rapporto con l’architettura preesistente, sia nel contesto paesaggistico circostante'”. 

A PAGINA 2 – LE NOTIZIE STORICHE SUL BASTIONE

L’immobile “ex terrapieno Corpo di Guardia La Favorita”, denominato anche “Giardino pensile di Via Faustina” ebbe un ruolo rilevante durante la dominazione spagnola, iniziata nel 1504, quando il ruolo per Gaeta di piazzaforte del Regno di Napoli fu ancora più accentuato. La città fu dotata di nuovissime fortificazioni bastionate, in grado di sostenere le ultime e più potenti armi da fuoco.

Il fabbricato è formato da un terrapieno contenuto da antiche mura in pietra calcarea e tufacea. Al piano terra vi è un locale di 15 mq senza finestre; attraverso una gradinata centrale , si accede in un giardino pensile dove insistono due piccoli locali di circa 50mq complessivi. La Favorita fu assegnata alla Marina Militare e, nella metà del secolo scorso, all’Amministrazione Finanziaria ed utilizzato come mensa e circolo ufficiali.

Nell’anno 1506 la città di Gaeta, ormai possesso degli spagnoli, venne visitata dal re Ferdinando “il Cattolico”. Memore dell’esperienza maturata due anni prima,quando le sue truppe avevano sottratto Gaeta ai Francesi dopo aver occupato la collina di Monte Orlando (in quel tempo fuori delle mura), il Sovrano ideò il disegno di cingere la città con nuove opere di fortificazione che impedissero alle artiglierie, ormai sempre più perfezionate e potenti, di battere dall’alto il centro abitato ed il castello.

Fece quindi gettare le fondamenta di quella poderosa cinta muraria che venne poi compiuta da suo nipote, l’imperatore Carlo V, e che da questi prese il nome. In tal modo, negli anni dal 1516 al 1538, sorsero in linea ininterrotta diversi bastioni e cortine sovrastati dalle relative batterie di cannoni. Tra questi, il Bastione con la Batteria “della Favorita”.

Nei secoli successivi, le fortificazioni di Gaeta subirono diversi rimaneggiamenti e modifiche sulla base di mutate esigenze strategiche e di esperienze maturate durante gli assedi. In particolare, nell’anno 1684, si rese necessaria un’opera accessoria alle mura dal lato di mare. Un accesso dalla strada principale della città venne fatto realizzare mediante la costruzione della rampa che unisce l’attuale via Faustina alla batteria della “Favorita”. Ancora oggi, sulla porta di accesso alla rampa, è collocata una lapide in lingua spagnola che ricorda la realizzazione dell’opera. La traduzione di tale lapide è la seguente:

Nell’anno del Signore 1684

si eresse questa opera                                             

governando questa

Piazza il Maestro di

Campo don Antonio de

Balensuela Marchese

di Prado cavaliere

dell’Ordine di Santiago,                                                                                                  

senza spesa di Sua Maestà.

Dalla sua lettura si deduce che l’opera non fu realizzata a spese dello stato, bensì da altro soggetto che, a tutt’oggi, non si è in grado di indicare. Durante i numerosi assedi che la Piazzaforte di Gaeta sostenne, la “Favorita” svolse sempre con notevole efficacia compiti di fiancheggiamento e di difesa del porto, pur essendo una batteria ridotta per numero di pezzi d’artiglieria.

Anche durante l’Assedio del 1860/61 contribuì alla difesa della Piazza con artiglierie ad un solo ordine scoperto, composte con tre cannoni lisci da 60. La storia della “Favorita”, fino agli ultimi eventi bellici, è strettamente connessa al retrostante Palazzo Reale. L’antico Palazzo Reale sito nella stessa via Faustina, ove esiste attualmente la scuola elementare “Mazzini”, sorgeva in una contrada una volta detta “Vetrera” perché vi esisteva una piccola fabbrica di oggetti di vetro. Era appartenuto al marchese Gattola ed era poi passato, come dote, alla famiglia Transo; fu acquistato dal Reale Governo nel 1835.

Qui il re Carlo III di Borbone si unì in matrimonio con la regina Amalia di Walburgo nel 1738; qui abitò il Pontefice Pio IX nel suo esilio del 1848-49; qui risiedevano i Reali di Borbone durante i loro soggiorni a Gaeta; qui vissero i loro ultimi giorni come Sovrani di Napoli il re Francesco e la regina Maria Sofia di Baviera, donna bellissima e leggendaria per il suo coraggio.

Un ponte in ferro, demolito intorno al 1961, collegava il Palazzo Reale alla “Favorita”, che, verosimilmente, proprio a questo ponte deve la sua denominazione. Era,infatti, la batteria “favorita” dai Reali e dai loro ospiti, quando si recavano a passeggiare sugli spalti. Si riportano, a proposito, due brani particolarmente significativi tratti dalla “Narrazione del soggiorno nella Real Piazza di Gaeta del Sommo Pontefice Pio IX” di Giovanni Blois (1854): “Poco dopo il Santo Padre piacque si di passeggiare lungo il cammino di ronda, attraversando diverse batterie; uscì dal ponte che per un balcone del Real Palazzo mette fra la Batteria Favorita e l’altra Ferdinando II e giunse fino all’estrema Batteria S. Maria. Osservava frattanto e contemplava quanto dinanzi ai suoi occhi si offriva: salì ancora sopra alcuni affusti, per scoprire i navigli ancorati nel Porto e le molteplici opere di fortificazione. Per la medesima via ritornò alla Reggia …”;

“Sua Santità … indi ritiratosi in unione di S.M. la Regina e le Reali Principesse attese dalla Reggia il ritorno della truppa dal campo, situandosi sul ponte, d’onde ben la vedeva defilare, con marziale contegno e sveltezza e piena di soave ardore , perché aveva tra le fila i belli angioletti, i cari Principini!”. Con l’Assedio del 1860/61 e la conseguente caduta del Regno delle Due Sicilie, Gaeta entrò a far parte dell’Italia unita. Il Palazzo Reale divenne sede del Comando della Fortezza e del Presidio Militare, mentre la “Favorita” conservò caratteristiche di batteria fino al termine della Prima Guerra Mondiale.

Nel 1927 Gaeta venne cancellata dal novero delle Piazzeforti e nel contempo fu prescelta come principale base navale militare del Tirreno. Il Palazzo Reale e la “Favorita” divennero degna sede del Comando Marina fino al nefasto armistizio dell’8 settembre 1943.

Durante il mese di ottobre 1943 il Palazzo Reale venne distrutto dalle mine delle truppe di occupazione tedesche, nell’ambito delle distruzioni sistematiche operate dalle stesse nei confronti delle opere militari e civili cittadine.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Provincie di Latina e Frosinone, in risposta alla richiesta di verifica di interesse culturale dell’immobile in argomento dell’Agenzia del Demanio – Filiale Lazio giusto prot. n. 2008/10200/F-LZ, con nota del 3 aprile 2009, prot.n. 1216 dichiarava l’interesse culturale ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004 e autorizzava l’alienazione dell’immobile a favore del Comune di Gaeta.

Con atto notarile pubblico del 20 dicembre 2012, redatto da Massimo De Prisco Notaio in Gaeta, rep.n. 29359, raccolta n. 10243 e trascritto presso l’Agenzia delle Entrate di Formia al Reg.Gen. n. 1236 e Reg. Part. n. 944 il 17.01.2013, il Comune di Gaeta ha acquistato l’immobile accatastato al Catasto Fabbricati fg. 37 particella 2276 sub.2, Via Faustina civico 13, piano 1 e 2.

A seguito di evento sismico del febbraio 2013, si è resa necessario l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza per la pubblica incolumità del perimetro dell’immobile con la posa di puntelli e presidi strutturali.