Fondi, delitto Cerro: al via l’istruttoria dibattimentale

*La vittima*
*La vittima*

Si è tornati in aula martedì, davanti la Corte d’assise di Latina, per il processo a carico del 58enne fondano Salvatore Guglietta e del 44enne marocchino Achour Taleb, accusati a vario titolo del delitto dell’allora 56enne Silvana Cerro, originaria di Pontecorvo e uccisa a Fondi, nella propria abitazione di via Pascoli, il 20 novembre del 2013 in quella che venne inquadrata come una rapina finita male. E che, ha anticipato uno dei legali della difesa, potrebbe prossimamente trasformarsi in qualcos’altro.

A sfilare nel corso dell’udienza che ha segnato l’inizio dell’istruttoria dibattimentale, davanti la Corte presieduta dal giudice Pierfrancesco De Angelis, a latere Raffaella De Pasquale, i primi testi del pm Gregorio Capasso, tutti carabinieri.


*Salvatore Guglietta*
*Salvatore Guglietta*

A partire dal maresciallo della Tenenza fondana La Rocca, che insieme all’appuntato Zitiello la sera dell’assassinio, dopo l’allarme lanciato dalla figlia minorenne della vittima, arrivò intorno alle 22,15 nella casa teatro dell’assassinio. La Rocca ha precisato di aver rintracciato Guglietta lungo corso Appio Claudio a distanza di pochi minuti, intorno alle 22,30, per poi recarsi verso l’abitazione di Taleb, trovato a letto.

*Achour Taleb*
*Achour Taleb*

Di seguito, è stato ascoltato il maresciallo Antonelli del nucleo investigativo di Latina, che ha specificato come addosso a Taleb e nella sua abitazione non fosse stato rinvenuto nulla di specifico: né il migliaio d’euro in contanti e gli anelli che l’anziana Concetta Lauretti, madre di Guglietta e prima persona aggredita in occasione del delitto, si era vista rapinare, né le armi da taglio impiegate nell’occasione.

Successivamente, è stata la volta dell’escussione di tre militari del Ris in merito alla sola attività di prelievo dei reperti biologici nella palazzina di via Pascoli, con le analisi effettuate da altro personale e che non hanno comunque portato a isolare alcun profilo genetico. Infine, ha parlato il maresciallo della Tenenza Mauriello, limitandosi a riferire di aver sentito come persone informate dei fatti altri soggetti che verranno esaminati nelle prossime udienze. La prima il 5 maggio, quando proseguirà l’istruttoria e verranno ascoltate la Lauretti e, probabilmente, la ragazzina che trovò la madre priva di vita, Megan.

*L'avvocato Raso*
*L’avvocato Raso*

Gli imputati, tuttora in carcere, Guglietta a Frosinone, Taleb a Velletri, sono difesi rispettivamente dall’avvocato Maurizio Forte e dal collega Guglielmo Raso. Con quest’ultimo che, in maniera sibillina, ha anticipato come “nel corso del dibattimento emergeranno dei particolari che conferiranno tutta altra luce al processo”. Per la parte civile, i figli della vittima sono rappresentati da Maria Cristina Sepe.