Vtm, prosegue la protesta dei lavoratori in attesa di risposte dalla proprietà

P1010864AGGIORNAMENTO – Vanno avanti silenziosi, ma determinati i 34 lavoratori della Vtm. Ancora da stamattina alle 6 il presidio degli operai era fermo lì fuori alla fabbrica per manifestare contro la “poca chiarezza” della proprietà.

Ma il tempo stringe e già domani è previsto il saldo da parte della Safras – società che l’amministratore vorrebbe far subentrare alla Vtm – per l’acquisto dell’immobile. Una nuova società solo di nome, in quanto l’amministratore continuerebbe ad essere sempre lo stesso, identico a quello della Vtm, Salvatore Pantano. Oltre al cambio di denominazione, quindi, solo la “perdita” di unità lavorative, perché la nuova società prevede di mettere alla porta oltre il cinquanta per cento delle maestranze. E questo è uno dei punti salienti in merito al quale i 34 lavoratori portano avanti la propria battaglia: “Nessuna decurtazione di personale”.


P1010867Dal canto suo l’amministratore fa sapere che si tratta di un passaggio obbligato utile alla salvezza dell’azienda, anche se finora, ha dimostrato di non essere stato in grado di mantenere fede agli impegni e ancora oggi alcuni dei dipendenti della fabbrica aspettano il saldo di aprile, nonostante gli accordi presi fossero altri: stipendi versati a tutti entro lunedì scorso.

Ma ci sarebbero anche altre stranezze, particolarità in merito alle quali è necessario fare chiarezza. La presunta vendita già avvenuta a Safras dell’impianto di verniciatura è verità o fandonia?

Intanto a conti fatti una cosa appare certa ed è che dal 2009 la proprietà non ha portato commesse alla Vtm, quelle effettuate erano state acquisite dalla ex Prima Iver oppure realizzate su richiesta diretta dei clienti, ma mai procacciate dalla proprietà.

Scarso interesse? E’ ancora tutto da verificare, anche se resta il fatto ulteriore che dall’incendio del dicembre del 2012 nel quale è stato raso al suolo il capannone e l’impianto di verniciatura nulla sembra essere stato fatto. Anzi. Sembra proprio che nessuna innovazione tecnologica sia stata apportata all’impianto.

E che dire del Tfr… pare che ammonti a 150mila o anche a 200mila euro l’importo dovuto ai lavoratori, fatta salva qualche mensilità versata.

Allora i punti cardine della protesta restano il Tfr e la contrarietà al passaggio societario da Vtm a Safras. Anche perché se Vtm è morosa e l’amministratore è Pantano come può la Safras, con amministratore ancora una volta Pantano, comprare?

Intanto già nelle prime ore di stamattina il sindaco di Minturno Paolo Graziano e il consigliere di opposizione Giuseppe Tomao hanno raggiunto il presidio per esprimere solidarietà ai lavoratori e non è escluso che già nel corso del Consiglio comunale di oggi la questione venga presentata all’assise. Intanto già nella mattina di oggi, giovedì, il primo cittadino ha preso contatti con l’amministratore della Vtm e con l’Ugl per attivare un tavolo di concertazione al fine di arrivare a scelte condivise.

 

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