***video***TERRACINA BOOK FESTIVAL, LA SECONDA VOLTA NON SI SCORDA MAI



Ha riscosso un grande successo, attirando lʼattenzione di pubblico, stampa locale e nazionale. La seconda edizione del Terracina Book Festival, ideato e diretto da Andrea Giannasi, Massimo Lerose e Irene Chinappi, ha lasciato il segno. La formula vincente ha permesso a tutti di godere di momenti di cultura internazionale, di grande letteratura, di giornalismo e allo stesso tempo dei frutti provenienti dalla produzione locale. Fin dal taglio del nastro con il sindaco di Terracina Nicola Procaccini, allʼincontro con Folco Quilici in piazza Garibaldi
davanti ad una platea di almeno duecento persone.

E così al TBF si sono incontrati Liliana Ginanneschi di Raifiction, che attraverso il documentario sul fotografo Francesco Zizola nel Lesotho è entrata nellʼobbiettivo di una macchina fotografica attraverso lʼocchio della telecamera, e il trailer della serie televisiva “Apnea”, tratta dal romanzo di Massimo Lerose, scrittore terracinese. Un folto pubblico ha acclamato il cast e il crew del gioiellino cinematografico del regista Enrico Tribuzio.


Il cinema si è fatto largo anche tra i saggi della Prospettiva editrice con “Doppio Kubrick” di Massimo Lerose, presentato da Irene Chinappi, evento che ha suscitato la curiosità di appassionati e non, affascinati dalla tesi secondo cui i tredici film del cineasta americano sarebbero in realtà unʼunica grande opera.

Dal cinema al giornalismo Alvaro Ranzoni, inviato di guerra, corrispondente diplomatico e collaboratore della BBC di Londra, ha sollevato quel velo che troppo spesso oscura la verità della storia. Da Gheddafi, passando attraverso la fidanzata sconosciuta di Papa Wojtyla fino alle torri gemelle, quello di Ranzoni è stato un viaggio affascinante attraverso le immagini che dimostrano quante menzogne si nascondano dietro lʼinformazione convenzionale. Da qui alla riflessione sullo stato di crisi del giornalismo contemporaneo, sul precariato dei giornalisti e sul mutamento dei media, il passo lo ha fatto lʼistituzione accademica. Introdotto dal Rotaract Club Terracina-Fondi Mario Morcellini, direttore del dipartimento di comunicazione de La Sapienza di Roma, ha
presentato una raccolta di saggi sul tema “Neogiornalismo”, unʼanalisi attenta dello stato attuale ed un invito alla consapevolezza del momento.

Una gradita novità dellʼedizione 2011 del festival è stata lʼintroduzione dei laboratori – a cura di Irene Chinappi, Massimo Lerose e Andrea Giannasi – spazi in cui il pubblico ha potuto conoscere e sperimentare gli strumenti di lavoro del giornalista di cronaca, dellʼautore di romanzi e dellʼeditore mettendosi personalmente in gioco. E con lʼeditore di Prospettiva, Andrea Giannasi, il viaggio attraverso il Terracina Book Festival ha toccato diverse tappe, pur sempre oscillando tra grandi ospiti e produzione emergente. Dalla presentazione di autori di provincia come Flavio Venditti, Corrado Magro, Guido Coppola e Donato Anzante, lʼesplorazione
letteraria è passata per la vulcanica Lucilla Noviello, voce della notte di Radio1 Rai e autrice di una ironica quanto drammatica analisi della precarietà contemporanea dellʼamore in “Lʼamore in nero” (Zines).

Lʼalternanza degli autori emergenti ha visto protagonista in un bagno di folla “Scorie” di Fabio Arduini, terracinese vincitore della precedente edizione del concorso abbinato al TBF: “Si scrive Terracina” seguito dallʼautore Rizzoli Aurelio Picca che con il suo “La fortuna è nostra” racconta attraverso gli occhi del nonno
unʼItalia che non esiste più. Tutti gli ingredienti di questo Terracina Book Festival 2011 sono confluiti nel gran
finale in piazza Garibaldi, domenica 2 ottobre, dove il cronista dei mari, il romanziere che racconta lʼazzurro, lʼocchio cinematografico che scruta gli abissi, Folco Quilici, intervistato dal sindaco Nicola Procaccini e da Andrea Giannasi, ha incantato piazza Garibaldi con le sue “Storie del mare” edito da Mondadori.

La sfida a colpi di versi, “Poeti a duello”, condotta da Gianluca Pitari, ha incoronato per il secondo anno consecutivo il fondano Simone di Biasio ma ha introdotto anche una novità significativa. A pari merito, infatti, la giuria popolare ha assegnato il primo posto anche ad un autore di poesie in dialetto terracinese:
Angelo Marzullo.

Quanto al concorso per racconti il premio speciale alla terracinesità istituito questʼanno alla memoria di “Genesio Cittarelli” è andato al racconto “Il miracolo di San Martino” di Claudio Marzullo. Questa la motivazione della giuria: “Ha raccontato con semplicità un momento di antico splendore di storia terracinese.
Ricordare il passato non indebolisce, se mai rafforza”. Federica Leonardi con “Il diavolo della cattedrale” si è aggiudicata invece il terzo posto. “Intimo e suggestivo in una Terracina misteriosa, il racconto getta unʼombra di denuncia sociale in uno degli scorci più solari della città”. Secondo posto per “La tela bianca” di Ilaria Giuliani con questa motivazione: “Laddove la memoria cancella, lʼarte restituisce. Ha dipinto un microcosmo nel breve spazio di una cornice”. Infine la giuria ha conferito il primo premio al racconto “Pensiero concreto” di Marzia Pacella che “ha saputo affrontare un tema delicato con coraggio e leggerezza dando struttura narrativa al racconto attraverso gli occhi e la voce di una sensibilità innocente”.

Quanto ai racconti finalisti che entreranno a far parte dellʼantologia abbinata al concorso, di cui Massimo Lerose ha presentato nella stessa sera la prima edizione riferita ai racconti del 2010 ed edita da Prospettiva, la giuria ha selezionato: Alessandro Iacoucci con “Meglio di cinquantamila lire”; Rita Alla con “Istruzioni per lʼuso”; Egidio Calisi con “Vendetta tremenda vendetta”; Alice Urbani con “Chiave di Sol”; Guido Tonini con “Il vento nelle braccia”; Elvira Bianchi con “Limoni”; Clara Giannini con “Allʼinseguimento delle stelle cadenti”; Mattia Grossi con “Iʼviulinʼ dʼju tedesche”; Lisa Manniso con “Via Cascarini n.12”; Rita Recchia con “Una dritta
sicura”; Valeria Rasi con “Alla scoperta del mare”; Sara Fonsi con “Il cane di San Rocco”; Giuseppe Moscarello con “Chi se lo sarebbe mai creso”.

Non sono mancate la musica con gli Internodue e i Letʼs Jazz e le degustazioni di prodotti locali offerti dalla cantina SantʼAndrea e da Saccoccio vini e olii mentre lʼaccoglienza ed il servizio sono stati curati dai professori e dagli alunni dellʼistituto professionale A. Filosi che ha ospitato gran parte degli eventi. Terminata con un tripudio di applausi la seconda edizione del Terracina Book Festival, si pensa già al 2012. E riconfermata la collaborazione con il Comune di Terracina con il quale gli organizzatori hanno siglato un solido accordo. Oltretutto, con lʼelogio del direttore del dipartimento di comunicazione della Sapienza Mario Morcellini il TBF varca i confini accademici. Ed il prossimo anno collaborerà direttamente con la più grande università romana. Lʼassociazione culturale Ecco Fatto e la Prospettiva editrice danno appuntamento al prossimo anno, con il festival letterario di Terracina.

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