La storia del Ponte sospeso del Garigliano a Minturno: il primo d’Europa

Sono accomunati da un interesse comune, dare il giusto risalto a un bene, uno dei tanti, gelosamente custoditi tra i resti dell’antica Minturnae, il cosiddetto Ponte Borbonico.

E’ in embrione il comitato di appassionati e conoscenti della storia legata al ponte sospeso che segna il confine del Lazio con la Campania, ma che in verità racchiude una storia “vecchia” di secoli con il Ponte del Garigliano titolare di un primato assoluto essere il primo progettato e realizzato e non solo in Italia, ma nell’Europa continentale.


Una breve presentazione, un piccolo saggio per portare a conoscenza di qualcosa che si annuncia assai più grande del percorso effettuato ieri,  9 settembre, lungo quell’impalcato ricostruito dopo la seconda guerra mondiale quando, nel 1943, ha ceduto sotto le bombe dei tedeschi.

Un viaggio per quanto breve, compiuto con grande entusiasmo dai promotori dell’iniziativa e primo tra tutti da un appassionato che da tempo dimostra di essere deciso a portare alla luce tutti i “segreti” nascosti del Ponte sospeso: Emiliano Pimpinella. Quest’ultimo ha evidenziato come Re Francesco I abbia commissionato nel 1828 la progettazione e successiva realizzazione del ponte a Luigi Giura il quale solo dopo un anno di studio in giro per l’Europa ha presentato il progetto e avviato immediatamente i lavori di realizzazione che durarono 4 anni. Un’opera che scatenò reazioni negative da tutte le parti d’Europa e a seguire anche nel Regno delle Due Sicilie dopo il crollo di alcuni ponti sospesi, non in ultimo quello sulla Senna progettato da Navier. Ma all’ordine del Re ”Lassate fa o’ guaglione” proseguirono e furono portati a compimento i lavori nel 1832 quando fu collaudato dallo stesso sovrano, all’epoca Ferdinando II che successe al padre Francesco I, il quale insieme al suo esercito si pose al centro del Ponte per dimostrarne la solidità.

Il racconto della nascita del primo ponte sospeso rappresenta solo una piccolissima parte del lavoro che il comitato, ispirandosi all’ingegnere che progetto l’opera, prevede infatti di chiamarsi “Comitato Luigi Giura”, intende ripercorrere. Esistono importanti vicende legate al Ponte del Garigliano accennate ieri anche dall’archeologo Gianmatteo Matullo. Passaggi storici risalenti fino guerra del 1503 tra spagnoli e francesi che si svolse proprio nell’area dove ora nasce il ponte.

Un progetto ambizioso quello del comitato che ha avuto il placet della Soprintendente per i Beni Archeologici del Lazio e dell’Etruria, Giovanna Rita Bellini, la quale nell’incoraggiare l’iniziativa ha anche chiesto di entrare a far parte dell’organismo. Insomma addetti ai lavori, studiosi o appassionati si sono detti pronti ad attribuire la giusta collocazione storico-culturale, ma anche la giusta risonanza mediatica al Ponte di Giura e al comprensorio archeologico di Minturnae.