Crac Midal, sequestrati i conti di Paolo Barberini

Lavoratori ex Midal

Sequestro conservativo dei conti di Paolo Barberini coinvolto nel crac Midal. Lo ha disposto lo scorso 7 agosto il presidente De Angelis così dando seguito alla richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Latina e dagli avvocati delle parti civili.

Nel processo penale pendente innanzi il Tribunale di Latina – I Collegio, attualmente in fase di istruttoria dibattimentale, sono chiamati a rispondere del reato di bancarotta fraudolenta undici imputati tra persone che hanno svolto incarichi amministrativi e dirigenziali all’interno del gruppo Midal (Rosanna Izzi, Ivo Lucarelli, Paolo Barberini, Sandro Silenzi, Sergio Gasbarra, Stefano Pisanu, Pietro Gasbarra, Giuseppe Piscina, Pietro Bova Pietro, Antonio Bova e Giacomo Postillo).


A seguito delle indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Latina coordinate dal sostituto procuratore Luigia Spinelli, unitamente all’attività di indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza, è stato quindi possibile risalire ad ingenti somme di denaro facenti capo ad uno degli imputati, Paolo Barberini.

Gli avvocati delle costituite parti civili – Guglielmo Raso, Claudio Maria Cardarello, Luigi Di Mambro, Valentina Macor – hanno congiuntamente formulato istanza di sequestro di dette somme al fine di garantire il risarcimento del danno subito dai lavoratori già costituiti parti civili nel processo penale che li vede parti offese dal reato.

“Le condotte fraudolente riconducibili agli imputati – spiegano i legali di parte civile – hanno determinato ingenti danni materiali e morali alla numerosa massa di creditori, ed in particolari ai lavoratori, molti dei quali rimasti senza lavoro. Siamo fiduciosi – aggiungono – nel soddisfacimento degli interessi economici e del danno morale dei sessanta lavoratori che – tramite i loro procuratori – chiedono giustizia”.

La prossima udienza è fissata per il 17 dicembre 2015.