“Il sentiero del riscatto”, il nuovo romanzo di Alessandro Petruccelli

In questi giorni è in uscita “Il sentiero del riscatto”, il nuovo romanzo dello scrittore pontino Alessandro Petruccelli, nativo di Santi Cosma e Damiano, ma formiano d’adozione. L’opera è pubblicata dalla storica casa editrice Editori Riuniti.

I protagonisti di questa storia appartengono a quella generazione nata un po’ prima, durante o subito dopo la seconda guerra mondiale; una generazione che, sottoponendosi a disagi e sacrifici, non solo ha realizzato se stessa ma è stata artefice delle grandi trasformazioni sociali, culturali ed economiche che hanno caratterizzato la seconda metà del Novecento.

Rosaria e Vincenzo, questi i nomi dei personaggi principali, sono due studenti di campagna, magistrale lei, lice classico lui, che ogni mattina si incontrano sul colle denominato “Pietra Rossa” e insieme si avviano a scuola. Sia all’andata che al ritorno percorrono a piedi un aspro e impervio sentiero di circa quattro chilometri. Arrivati alla strada buona, prendono l’autobus e dopo un’ora di viaggio giungono nella città dei loro studi. Li accomuna un sogno, quello di riscattare dal disprezzo il mondo contadino dei genitori e dei loro avi, un mondo sempre ritenuto rozzo, incivile e ignorante. L’amore che nasce tra i due si sviluppa in modo non parallelo e ha come testimone e complice la natura con la pioggia e il vento, gli alberi e gli animali, le albe e i tramonti.


“La scuola è stata il nostro ideale”, scrive Petruccelli. “Abbiamo studiato perché i nostri genitori avevano sempre torto, abbiamo studiato perché i nostri genitori avevano sempre torto, abbiamo studiato perché a guardia delle nostre case c’era seduta la povertà; abbiamo studiato perché portavamo vivo nell’animo il fuoco delle bombe. Ogni giorno abbiamo chiesto ai libri come è composto questo mondo; ogni giorno abbiamo chiesto ai libri dov’è la via che conduce alla verità”.