Formia, contrasto incendi: in consiglio ok unanime alla delibera

Il consiglio comunale di Formia ha approvato all’unanimità la delibera di indirizzo per il contrasto agli incendi. Delle linee di intervento, condivise con tutti i Comuni del sud della Provincia, che naturalmente si rapportano ed integrano con quanto già si fa in materia: sorveglianza e deterrenza penale (controllo con videocamere), interventi più rapidi di allarme e spegnimento.

La delibera, figlia di una discussione protrattasi per mesi, alza l’attenzione sul fenomeno degli incendi proponendo tra gli altri un principio fondamentale, come spiegato dall’associazione Incontri e Confronti, particolarmente attiva sul tema: “Un patto di collaborazione e coinvolgimento di coloro che vivono e lavorano in montagna, con particolare riferimento alla categoria degli allevatori, anche in considerazione del fatto che la maggior parte degli incendi ‘pascolativi’ sono motivati dall’esigenza del rinnovo del cotico erboso. Un principio sottolineato anche dai tecnici della Dream, la società che ha redatto il piano Ain per il Parco Naturale dei Monti Aurunci”.


Il Palazzo comunale di Formia

“Fino ad oggi – ricordano dall’associazione – tutti gli interventi di contrasto agli incendi sono stati di carattere emergenziale ricorrendo, a terra, al provvidenziale e rischioso operato dei volontari della protezione civile, a cui va come sempre il nostro ringraziamento e all’utilizzo di elicotteri e canadair, con costi enormi e non più sostenibili. Da qui nasce un’altra proposta contenuta nella delibera motivata dall’esigenza di trovare un’alternativa sostenibile basata sulla prevenzione e il disinnesco delle motivazioni del fenomeno: il ricorso al Fuoco Prescritto, ‘una tecnica di applicazione esperta ed autorizzata del fuoco su superfici prestabilite per conseguire specifici obbiettivi gestionali e di prevenzione degli incendi boschivi'”.

Si tratta di una pratica già consolidata in altre zone d’Italia, (Sardegna, Sicilia, Toscana, Campania), compresi territori all’interno di aree protette e in altri Paesi europei come Spagna, Portogallo, Francia. Anche la Regione Lazio sta studiando regolamenti per renderla una pratica sostenibile, sotto l’aspetto normativo e ambientale. Accanto a ciò la delibera prevede anche l’istituzione di guardie ecologiche volontarie in grado di collaborare con gli operatori preposti al controllo del territorio e l’utilizzo di vedette volontarie, facendo ricorso anche a percettori di reddito di cittadinanza e che possano collaborare con gli operatori della protezione civile nell’individuazione precoce dei focolai nei luoghi non raggiunti dalla telecamera di videorilevamento.

“Consideriamo l’approvazione di questa delibera non un punto di arrivo, bensì un punto di partenza di un programma che aggiunge attenzione e strumenti complementari di prevenzione alle operazioni di spegnimento e repressione già in essere”, continuano dall’associazione Incontri e Confronti. “Si ringraziano il sindaco Gianluca Taddeo, l’assessore Eleonora Zangrillo con l’intero consiglio comunale di Formia, i consiglieri regionali Salvatore La Penna e Giuseppe Simeone, per aver creduto in questa iniziativa”.