Associazione a delinquere per traffico di animali e frode: perquisizioni e sequestri

I carabinieri del Nipaaf di Latina hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione locale e personale emesso dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza, a carico di tre soggetti residenti nel capoluogo pontino. Gli stessi sono tutti denunciati per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e al traffico illecito di animali da compagnia.

In seguito alle attività condotte dal Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dell’Arma, si è accertato che le tre persone, un uomo e due donne, “reiteratamente e attraverso un’attività organizzata, pubblicavano on-line numerosissimi annunci di diversi cani, tutti dichiarati essere di razza”. Mentre in realtà nessuno di questi animali risultava avere il pedigree, né alcun attestato che potesse certificare la genealogia del cucciolo. Per tali motivi i cani, per essere correttamente commercializzati, avrebbero dovuto identificarsi con la dicitura di “simil”, “meticcio” o “incrocio”.


All’esito delle perquisizioni delegate sono stati rinvenuti numerosi medicinali ad uso animale, che sarebbero dovuti essere nella disponibilità del solo personale sanitario, in particolare delle cliniche veterinarie. In un’abitazione invece sono state trovate molte fiale di vaccino animale, per le quali c’è assoluto divieto di detenzione da parte dei privati.

I militari hanno rinvenuto nell’abitazione in questione anche 21 cani, di diverse razze, (simil Bulldog francese, volpino e King Cavalier Charles). Di questi ben 13 erano privi di sistemi di identificazione, ovverossia i microchip. Motivo per cui, non essendoci alcuna tracciabilità della provenienza dei cuccioli, molto probabilmente provenienti dall’est Europa, i soggetti sono stati ritenuti presumibilmente responsabili anche del reato di traffico illecito di animali da compagnia.

Tale reato, introdotto dalla Legge 201 del 2010, punisce infatti chiunque, “al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attività organizzate”, introduce nel territorio nazionale animali da compagnia privi di sistemi per l’identificazione individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti, ove richiesto, di passaporto individuale.

Gli animali, risultati comunque in buona salute, sono stati sequestrati e affidati in custodia all’attuale detentrice, in modo tale che ne sia vietata alcuna movimentazione, cessione o vendita. Seguiranno ulteriori attività investigative ed approfondimenti finalizzate a individuare altri eventuali corresponsabili delle condotte illecite contestate.