Elezioni a Formia, Articolo Uno detta le proprie condizioni per definire una coalizione

Il Comune di Formia

Da Articolo Uno le linee guida dettate a chi punta a costruire una coalizione per amministrare la città di Formia. Linee guida e ancor più definizione dei confini del possibile raggruppamento. Fermo restando anche il rinvio della finestra elettorale che porterà al voto anche Formia tra il 15 settembre e il 15 ottobre.

“Formia in fermento, in vista delle prossime Elezioni amministrative che avverranno ad ottobre 2021.


Pur muovendoci con grande umiltà ma anche con coerenza , riteniamo, come abbiamo sempre fatto, di poter dare un contributo nell’ottica della ricostruzione di una compagine amministrativa e politica, alla guida della nostra città.

La data di ottobre ormai certa obbliga tutti a prepararsi al rinnovo dell’amministrazione comunale, dopo le dimissioni della Sindaca Villa.

Già nelle ultime settimane , dalla stampa locale abbiamo appreso di alcune proposte in campo e di altre in fase di composizione e/o scomposizione .

Proposte legittime, possibili, che si rispettano anche quando appartengono alla parte avversa.

Uno scenario ampio, variegato di proposizioni riguardo la candidatura per il rinnovo del Sindaco di Formia.

Ci impressionano, però, operazioni politiche orientate ad intese a maglie larghe, anzi larghissime, per noi improbabili.

Non esitiamo nel porre la nostra contrarietà ad una trasversalità che trascura del tutto l’ipotesi di una coalizione forte e coesa di centro sinistra.

Già in una interlocuzione informale si chiarì, almeno per quanto riguardava noi, l’impossibilità ad aderire ad un progetto che vedesse coinvolti pezzi troppo variegati tra loro e assolutamente diversi  sul piano ideale, delle opzioni politiche, delle appartenenze, dei valori.

Niente di personale riguardo nessuna delle parti coinvolte in una proposta che ci appare però anomala, non condivisibile, e che ignora e si colloca fuori da quegli schemi che la politica anche altrove sta cercando di costruire, nell’ambito del centro-sinistra.

Il cosiddetto perimetro della sinistra e del centro-sinistra, il cosiddetto campo progressista sono per noi il terreno nel quale coltivare un possibile progetto politico, sul quale insistere per dare forma anche localmente ad una coalizione in grado di radunare e rendere fertili e realizzabili idee, progettualità, risorse, proposte concrete e possibili e unire persone, professionalità, pezzi di società formiana che in esso possono riconoscersi .

Il campo è largo e plurale ma ha un confine, quello dei valori e dei riferimenti ideali comuni.

La città merita di essere rimessa al centro di un progetto di costruzione di un futuro in grado di ridare voce e centralità ad alcune questioni, anche quelle più annose, in primis lo sviluppo economico, culturale, ambientale, la lotta alle diseguaglianze, la sanità, la legalità, i beni pubblici, uno per tutti l’acqua.

A questo siamo interessati e a questo miriamo, partecipando al lavoro di soggetti, associazioni e realtà individuali che stanno dedicando il proprio sforzo e mettendo a disposizione le proprie energie, immaginando una Formia possibile.

Una piattaforma programmatica si va delineando e strutturando ,  le idee e le progettualità   non mancano , ma pensiamo  che debbano incontrarsi   in un confronto leale con tutti  i cittadini , le cittadine e i possibili alleati.

E’ questo il momento, però, di chiarire ciascuno la propria posizione, con trasparenza e chiarezza: Art Uno anche in provincia persegue un ideale di intesa Leu, Pd e 5 Stelle che sembra  non trovare occasioni di possibili esperimenti localmente, dove si intraprendono  cammini a quanto pare diametralmente opposti.

Evidentemente troppo presto per una riproposizione di tale formula su un terreno più locale e ne abbiamo già preso atto. Ciò anche al di là delle recentissime novità emerse nelle ultime ore a livello nazionale .

Tuttavia, pensiamo ancora che si possa ridare voce ad una proposta progressista in città.

Riteniamo che si debba lavorare anche a Formia per la costruzione di una coalizione che voglia farsi interprete dei bisogni di una città complessa e in cui abitano problematiche serie e rimaste troppo a lungo irrisolte e sappia condividere un progetto di città, e che intenda , anche guardando a Latina, ritrovarsi uniti in una prospettiva di nuovo civismo e associazionismo democratico, ecologista, progressista.

L’impegno di tutti dovrebbe essere quello di individuare un terreno comune che metta insieme realtà civiche e di partito, che sappia cogliere la positività e il lavoro dell’associazionismo che la città esprime in molti settori e il contributo di donne e uomini, di soggettività e competenze legate al territorio e che del territorio si occupano.

Noi ci stiamo provando.

C’è bisogno non di somme di ceto politico,  ma di  luogo, di uno spazio nel quale accogliere e realizzare  istanze, proposte, idee, progetti che, all’interno di una rivisitazione complessiva delle problematiche e delle importanti occasioni che il nostro territorio offre,  traccino una univoca proposta  realmente realizzabile di città.”