Nuova antenna, Marciano chiede la documentazione

Il consigliere di minoranza ed ex assessore Claudio Marciano

Nuova antenna a Formia, interviene il consigliere di opposizione, Claudio Marciano che chiede le carte. Un regolamento per l’installazione dei ripetitori troppo permissivo e molto, davvero molti cittadini preoccupati, questi sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto Marciano a chiedere la documentazione inerente la nuova antenna a Santo Janni.

“Ho inoltrato tramite PEC – si legge in una nota di Marciano – un accesso agli atti per acquisire tutta la documentazione circa l’installazione di un antenna per telefonia presso il quartiere di S.Janni, nel terreno di un privato. Centinaia di cittadini sono estremamente preoccupati per l’insediamento di un’infrastruttura a pochi metri dalle abitazioni, di cui non hanno saputo nulla dal Comune.



L’anno scorso è stato approvato in Consiglio Comunale un Regolamento per l’insediamento di antenne troppo permissivo per installatori e proprietari di terreni. A differenza del precedente, il nuovo Regolamento esclude solo i centri storici di pregio, mentre consente l’installazione di ripetitori anche presso terreni privati con procedure amministrative semplificate. Di fatto, una genuflessione agli interessi delle compagnie telefoniche e dei privati con terreni da far fruttare.
Al netto degli approfondimenti sul caso specifico – che mi riservo di fare con le carte sotto mano – sono evidenti due cose: la prima è che l’installazione di questa antenna risponde ad interessi puramente privatistici e la vicinanza presso le abitazioni, in un quartiere ad alta urbanizzazione, è particolarmente infelice, oltre che inutile ai fini della connettività locale. La seconda è che su questo tema non si è fatta alcuna comunicazione con il territorio, facendo apparire gli interessi speculativi come prioritari rispetto a quelli sociali e al bisogno di democrazia della comunità di S.Janni.
Per queste ragioni, chiedo alla Sindaca Paola Villa di bloccare il procedimento autorizzativo, di ascoltare i cittadini del quartiere organizzando un’assemblea pubblica e di portare la discussione del tema in commissione ambiente, congiunta con Urbanistica”.