Trasporto pubblico locale, ok del Tar alla nuova gara

Il Tar di Latina

Via libera dal Tar di Latina all’appalto per il servizio di trasporto pubblico locale bandito il 21 ottobre scorso dal Comune di Sabaudia.

Il ricorso del gestore uscente, la Bianchi Sas di Riccardo Bianchi & C, condannata di recente dal Tribunale di Latina per non aver predisposto un servizio pienamente fruibile da parte dei disabili, è stato dichiarato inammissibile.


Prosegue in tal modo la gara da quasi 3,3 milioni di euro.

Secondo la ricorrente, “l’insieme degli elementi tecnico-qualitativi richiesti dagli atti di gara”, ovvero l’impiego di almeno 14 bus, di cui almeno 2 elettrici, l’installazione/sostituzione delle paline di fermata bus con paline parlanti e dotate di comunicazione luminosa, l’utilizzo di un sistema GPS per il monitoraggio dei mezzi ed altro, costerebbero più di quello che si può ottenere aggiudicandosi la gestione del trasporto pubblico locale per i prossimi sei anni, tra finanziamenti della Regione Lazio, presunti ricavi da traffico e altro.

Tanto che per la Bianchi Sas di Riccardo Bianchi & C sarebbe impossibile, “alle condizioni richiesti dalle norme di gara”, presentare un’offerta remunerativa.

Di diverso avviso i giudici amministrativi. Per il Tar, “la previa determinazione dei costi standard non può essere qualificata di per sé causa di illegittimità del bando o comunque legittimare l’immediata impugnazione dello stesso senza attendere l’aggiudicazione”.

I giudici amministrativi hanno però soprattutto contestato la tesi che l’offerta fatta dal Comune non sia sufficiente neppure a coprire i costi, evidenziando che proprio il gestore uscente negli ultimi sette anni ha usufruito del contributo chilometrico pari a 3.248.585,38 euro, a cui va aggiunto il ricavo dai rientri tariffari, che nel solo periodo 2012-2017, sono stati pari a 749.604,55 euro, come dichiarato dalla stessa Bianchi.

Secondo il Tar, è condivisibile quanto affermato dall’Amministrazione, che la nuova configurazione del servizio non è gravosa tanto da risultare impraticabile per i concorrenti, “giacché lo svolgimento del servizio con 11 mezzi – più quelli sostitutivi – con non più di 5 anni medi di vita, classe euro 5, due mezzi elettrici, climatizzazione, trasporto disabili, sono condizioni normali di svolgimento del servizio nel rispetto dei requisiti minimi della normativa di settore”.