Sanità pubblica pontina, ‘Potere al Popolo’ tuona: “E’ sempre peggio!”

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All’ospedale di Formia tra carrelli medici traballanti e mal funzionanti, utensili mancanti o inefficienti il personale è costretto ad operare in condizioni pessime.

Reparti con personale sotto organico, come quello di medicina che conta solamente otto medici, di cui tre precari. Enormi sofferenze per i pazienti gravi costretti ad attese di ore per un posto letto o, peggio ancora, per essere trasferiti in altri ospedali è il vergognoso quadro del nosocomio formiano. Per non parlare della situazione del pronto soccorso dove una paziente entrata alle 3 del pomeriggio è stata visitata 12 ore dopo. Situazione che non differisce assolutamente da quella degli altri tre esistenti sul territorio Pontino quali Terracina, Fondi e Latina”.


La denuncia arriva dal coordinamento del gruppo ‘Potere al Popolo – Latina e provincia’.

“Eppure nonostante queste condizioni da ospedali di guerra, non solo per i pazienti ma anche per il personale, la Giunta Zingaretti, fregandosene altamente, vuole chiudere tutti i punti di primo intervento esistenti nella provincia. Il risultato di questo provvedimento, come si può facilmente immaginare, sarebbe una vera e propria catastrofe in quanto i PPI oggi limitano di molto l’affluenza ai pronto soccorso attraverso una regolare scrematura che altrimenti diverrebbe ancora più ingestibile. Senza contare le tante vite umane salvate da un’immediata e adeguata assistenza.

La risposta al perché di queste decisioni è sempre la stessa: i costi. La realtà invece è quella di favorire la sanità privata. Infatti, se fossero veramente i costi a determinare certe scelte non si spiega come mai si siano spesi 70 milioni di euro per cambiare il sistema di prenotazioni al poliambulatorio di Aprilia. Un’altra scelta infelice viste le difficoltà che incontrano gli utenti del CUP. Con il nuovo sistema si può prenotare anche via email solo che gli utenti che hanno prenotato via email e quelli che hanno preso la prenotazione direttamente dal Cup si sono ritrovati ad avere lo stesso numero. Senza contare che a detta di chi frequenta il poliambulatorio con il vecchio sistema dell’eliminacode tutto questo non avveniva. Settanta milioni di euro buttati al vento che non avevano nessuna ragione di essere spesi. Casi come questi su tutto il territorio nazionale ce ne saranno sicuramente a centinaia ma quando c’è da investire sulla sanità in quanto Servizio Pubblico allora si recita la filastrocca dei soldi che non ci sono.

Noi di Potere al Popolo siamo per la difesa e il miglioramento della sanità pubblica che deve essere garantita a tutti. Invece per essa esistono solo razionalizzazione e tagli di spesa. Zingaretti ha dato al Gemelli più di 336 milioni di euro che diventano 405 milioni nel 2018 mentre gli altri ospedali subiscono tagli di posti letto di medici ed infermieri. “Vicino a te” è lo slogan del governatore della Regione Lazio ma gli utenti pontini non lo sentono affatto vicino a loro anzi, si sentono completamente abbandonati al loro misero destino!”