Accensione del ceppo natalizio, a Trivio centinaia di presenze per il tradizionale appuntamento

Centinaia di persone tra istituzioni, civili e politici, sia di maggioranza che di opposizione, si sono ritrovate, lunedì 24 dicembre, intorno al grosso ceppo posizionato a Trivio, in piazza Sant’Andrea per assistere alla 158ma accensione, arricchita dalla degustazione delle “Zeppole Triulesi”, dalle ciaramelle, dal brindisi ben augurante e dalla musica delle zampogne.

L’evento si è aperto con il sopraggiungere della fiaccola da Trivio di Monteleone di Spoleto, piccolo centro che si affaccia sulla Valle del Corno e con cui Trivio di Formia ha suggellato un gemellaggio nel luglio del 2008, su idea del Presidente della Pro Loco di Trivio di Monteleone, Ilario Moretti.


Entusiasta e soddisfatto si è mostrato il presidente del Centro Socio Culturale Trivio, Luigi Saraniero: “Le tante persone accorse hanno dimostrato che il messaggio di una tradizione sentita, che dà calore anche di amicizia e di affetto, è arrivato al di fuori della frazione di Trivio, diffondendosi per tutta Formia. Voglio ringraziare per questo la collaborazione dell’amministrazione comunale, la Pro Loco di Formia, tutti i media e gli organi di informazione che le hanno dato il giusto risalto”.

“Una tradizione che non va persa – ha evidenziato il sindaco di Formia, Paola Villa – e che Formia ha il dovere di fare propria e di darle ancora più importanza”. “Centocinquantotto anni – ha aggiunto- ancora più ricchi grazie al gemellaggio dei due Trivio, che dimostra il vero senso di fare comunità”.

Emozionato e affascinato dall’atmosfera, invece, il presidente della Pro Loco di Trivio di Monteleone di Spoleto, Ilario Moretti, per il quale: “Un grande onore poter accendere con la nostra fiaccola questo enorme ceppo e festeggiare così i 10 anni di gemellaggio di due paesi così lontani, separati da centinaia di chilometri, uno al mare l’altro in montagna, ma tanto vicini, accomunati dal nome, derivati entrambi dall’incrocio di tre vie; dalla grande ospitalità e dal calore della gente. Un gemellaggio che ci permette di sentirci meno soli, in cui crediamo fermamente e faremo l’impossibile per continuarlo in modo da valorizzare le proprie terre, per farsi conoscere, apprezzare e non solo”.

Da qui due richieste del presidente del Centro Socio Culturale Trivio, Luigi Saraniero, ovvero quella di inserire l’organizzazione dell’evento all’interno del bilancio comunale e quella di far sì che il gemellaggio avvenga tra comuni e non resti solo l’amicizia tra due associazioni. Dopo gli interventi, introdotti dal socio del Centro Socio Culturale Trivio, Alberto D’Angiò, il parroco del paese, monsignor Giuseppe Sparagna, ha benedetto il ceppo. Che brucerà fino all’Epifania, con l’auspicio che possa portare serenità a tutta la comunità.

“La comunità di Trivio, poi, durante la celebrazione eucaristica della notte di Natale si è mostrata doppiamente unita, partecipando nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea alla cerimonia della benedizione dello ‘spadino’ dell’allievo ufficiale dell’Arma dei Carabinieri Genesio D’Angiò, del 200^ corso ‘Dovere’ dell’accademia militare di Modena. Il cadetto D’Angiò – hanno spiegato dal Centro Socio Culturale – ha per molti anni frequentato la parrocchia di Sant’Andrea e quindi ha voluto fortemente che questo momento lo vivesse a Trivio insieme a tutta la comunità e con la partecipazione di autorità civili e militari”. La celebrazione eucaristica per la messa di Natale, si è conclusa con la benedizione dello ‘spadino’ simbolo di dignità del cadetto, ricco di grande significato spirituale e morale che indica l’impegno assunto con il suo nuovo status di vita militare.

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