Molotov contro una prostituta, arrivano le condanne definitive

Condanne definitive per i due imputati che, otto anni fa, cercando di imporre il pizzo a una prostituta, le lanciarono contro una bottiglia incendiaria.

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di Claudiu Albert Avramescu, di 43 anni, e di Silviu Ungureanu, di 28 anni, entrambi di nazionalità romena.


Per i due sono state così confermate le condanne rispettivamente a due anni di reclusione e 200 euro di multa e a un anno e otto mesi di reclusione e 200 euro di multa, emesse dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina il 28 febbraio 2011 e già avallate il 16 febbraio 2016 dalla Corte d’Appello di Roma.

Monitorando la prostituzione lungo le principali strade che collegano Aprilia a Latina, gli investigatori della squadra mobile scoprirono che Avramescu e Ungureanu cercavano di estorcere 50 euro al giorno a una prostituta bulgara, per consentirle di continuare a vendere il proprio corpo su una piazzola di sosta.

Verificarono che i due avevano minacciato di morte la donna e le avevano lanciato contro anche una molotov, incendiandole l’auto.

La prostituta aveva evitato il peggio soltanto perché era riuscita a fuggire prima che il mezzo venisse avvolto dalle fiamme.

Un’intimidazione vista da altre prostitute, che avevano riconosciuto Avramescu come l’uomo che era giunto a bordo di un’auto da cui Ungureanu, riconosciuto a sua volta, aveva tirato la bottiglia incendiaria.

Era il settembre 2010. Due mesi dopo i due vennero arrestati dalla squadra mobile di Latina e ora, con l’accusa di tentata estorsione continuata, per loro è arrivata la condanna definitiva.