Gaeta, “politica assente su chiusura Fontania”: la denuncia delle opposizioni

Il consigliere comunale di Gaeta Emiliano Scinicariello – insieme al collega Franco De Angelis – prova a ricostruire una propria verità amministrativa sulla chiusura della spiaggia di Fontania. Una verità che diviene, passo dopo passo una denuncia contro la politica da parte dei due esponenti che, contestano l’assenza da parte della politica in questioni delicate come quella in questione.

“A distanza di due mesi e mezzo dalla prima richiesta di accesso agli atti, e a quasi un mese dal più recente sollecito (anomalia tutta gaetana) – accusano Scinicariello e De Angelis attraverso un post su Facebook – abbiamo ricevuto la documentazione amministrativa in grado di ricostruire la vicenda del cancello che chiude, di fatto, l’accesso alla spiaggia di Fontania. Dalla documentazione ricevuta si evince che il cancello è stato installato dal Comune di Gaeta per tutelare un “sito di interesse storico-archeologico”, e la gestione della sua apertura/chiusura affidata dall’Amministrazione Raimondi, all’Associazione “Gneo Fonteo” che con eccezionale tempismo aveva intuito che l’Ente avrebbe, di lí a poco, maturato questa necessità. L’Associazione ha gestito la chiusura notturna (e la riapertura mattutina) del cancello con reiterate autorizzazioni temporanee, fino al 12 agosto 2011. Data in cui l’allora Comandante della Polizia Municipale Donato Mauro, in assenza del Dirigente, ma soprattutto senza un indirizzo politico in tal senso, dispose di chiedere all’Associazione Gneo Fonteo di provvedere all’apertura e chiusura del cancello, nelle more della sottoscrizione di un nuovo verbale di consegna delle chiavi, rendendo quella disposizione valida fino a nuova disposizione.”


Emiliano Scinicariello

“È incredibile – accusano i due – come la politica sia rimasta assente sulla vicenda, allora come oggi, e che tanto il comandante di allora quanto il vice-comandante di oggi della Polizia Locale non abbiano provveduto a sanare amministrativamente questa situazione. Il vice-comandante Renzi, peraltro, era a conoscenza dell’esistenza di criticità e della “vacatio” amministrativa evidenziata. Inoltre, solleviamo dubbi sulla stessa legittimità della chiusura del cancello con interdizione all’accesso (ed all’uscita) di un arenile demaniale, dunque pubblico, per giunta gestita da un privato. Dubbi peraltro confortati dalla recente dichiarazione in consiglio comunale dell’assessore ed ex consigliere De Simone, sollecitato dal consigliere Del Angelis in tal senso. Per questo presenteremo richiesta formale all’Assessore competente di fare tutte le verifiche del caso affinché anzitutto si chiarisca dal punto di vista politico ed amministrativo la vicenda, e quindi si verifichino eventuali profili di illegittimità della presenza di quel cancello, e si provveda a risolverla definitivamente a tutela dell’interesse pubblico e del sito di interesse storico-archeologico.”