Rifiuti “da sigilli”: sequestrata la piattaforma ecologica di Sperlonga

Sigilli alla piattaforma ecologica attrezzata di Sperlonga, in via Valle Sica. Sono scattati nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì, ad opera dei carabinieri della Stazione locale e dei colleghi del Nipaf di Latina. 

Il sito era stato a più riprese al centro delle preoccupazioni di parte della cittadinanza, e quindi di accesi botta e risposta tra la minoranza consiliare e la maggioranza. Al centro della querelle, in particolare, la salubrità dell’impianto appena oggetto di sequestro. Peraltro proprio nei giorni scorsi al centro di un allarme riverberato dagli ambientalisti della sezione locale di Fare Verde. Che avevano parlato senza mezzi termini di “condizioni critiche”.


Le stesse del resto sottolineate a più riprese da parte della cittadinanza: numerosi, nel tempo, gli esposti raccolti dagli investigatori. Esposti in cui si lamentava di come gli abitanti della zona fossero stati costretti a modificare le proprie abitudini di vita proprio a causa dell’impianto, di proprietà comunale ma gestito tramite appalto dalla ditta Servizi Industriali srl. Troppi, lamentavano – e lamentano – i residenti, i disagi creati dai cattivi odori provenienti dal centro di stoccaggio preliminare dei rifiuti del bordo rivierasco. Talmente tanti da costringere gli interessati a chiudersi in casa, secondo quanto messo nero su bianco: porte e finestre abbassate, soprattutto in estate. Segnalate alle autorità, inoltre, varie presunte patologie riconducibili ai miasmi in questione.

Alla fine, di allarme in allarme, ecco dunque i sigilli, apposti dietro provvedimento d’urgenza a firma del pubblico ministero della Procura di Latina Luigia Spinelli. Indagato il titolare della ditta gestore per il reato di cui all’articolo 674 codice penale, “Getto pericoloso di cose”. Al suo posto il pm ha nominato un custode giudiziario, che dovrà utilizzare il sito abbattendo gli odori nauseabondi, oltre che i rumori molesti, altra criticità oggetto di segnalazione.