Castelforte, il sindaco: “L’economia del paese sta pagando l’immobilismo di chi ci ha preceduto”

Giancarlo Cardillo, sindaco di Castelforte

“E’ opportuno fare delle precisazioni sulle plurime vicissitudini che stanno interessando l’apparato burocratico del nostro comune. Giova rilevare che la grave situazione generale in cui versava il nostro comune, sotto i più svariati aspetti, originata dalla breve e deficitaria gestione del Sindaco Gaetano, era ben evidente ai cittadini e a noi tutti.” Lo dichiara il sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo.

“Le varie problematiche, che nostro malgrado ci troviamo quotidianamente a dover affrontare, generano una pluralità di critiche, sempre ingenerose, ad opera di chi ha generato questi problemi. Sarebbe auspicabile che l’ex sindaco Gaetano e chi con Lei ha contribuito a dare vita a queste difficoltà, evitasse di compiere delle osservazioni che non fanno altro che mettere in risalto le mancanze di chi ci ha preceduto.
Tali mancanze hanno portato alla nota sfiducia che ha posto fine all’Amministrazione condotta dall’ex Sindaco Gaetano. Appare paradossale esser tacciati di incapacità proprio da coloro che quando sedevano tra i banchi della maggioranza non hanno fatto nulla per migliorare la situazione del nostro paese, brillando per inerzia amministrativa. La attuale amministrazione sta prendendo una serie di decisioni, spesso impopolari ma necessarie per il progresso che speriamo interessi il nostro paese.”


“Tali scelte sono state più volte evitate dalle vecchie amministrazioni, forse temendo di perdere qualche manciata di voti, senza pensare minimamente all’interesse della collettività. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità e a prendere le decisioni che ci competono, consapevoli che quando sarà il momento, gli elettori ci giudicheranno, senza se e senza ma. L’economia del paese sta pagando un prezzo elevatissimo per l’immobilismo di chi ci ha preceduto.”

“Nonostante ciò riceviamo quotidiane critiche, peraltro infondate, che conseguono a ogni nostra decisione. Da tali rilievi emerge la volontà di lasciare il paese impantanato nelle problematiche rimaste, fino al nostro avvento, irrisolte. L’Amministrazione attuale, di contro, sta cercando di far uscire il paese dal quella arcaica logica che ha sempre visto il cittadino come chi, per esercitare anche il più elementare dei diritti deve implorare il potente di turno, senza avere la opportunità di crescere economicamente, socialmente e culturalmente. La nostra è una sfida complessa e difficile, ma siamo sicuri di vincerla; riusciremo a realizzare tanti di quelli obiettivi che per troppo tempe sono rimasti scritti nei famosi “programmi elettorali” senza alcun tentativo di compimento. Davanti all’interesse della collettività e allo sviluppo del paese non c’è interesse elettorale che tenga.La trasparenza che sta caratterizzando questa gestione amministrativa è sotto gli occhi di tutti; seppur con difficoltà stiamo cercando di garantire a tutti i cittadini quella efficienza che per troppo tempo è mancata.”

“Il modo di amministrare è cambiato: sarebbe l’ora di farsene una ragione; è stata accantonata una volta per tutte quella spasmodica e inutile necessità di mettere in cattiva luce chi con quotidiano sacrificio sta cercando di portare fuori dal baratro il nostro paese. Questa è la differenza che passa tra il nostro modo di intendere la cosa pubblica e il modo di pensare e agire di chi ci ha preceduto. L’Ufficio tecnico è da tempo nell’occhio del ciclone: la situazione era a dir poco esplosiva, con problemi di ogni genere e natura. Nonostante ciò, con immensi sacrifici ne stiamo uscendo. Ci troviamo a dover rispondere di fatti sui quali non abbiamo la minima responsabilità, il personale è ridotto all’osso e pure ce la stiamo facendo. Solo chi nulla fa, come coloro che ci hanno preceduto, non sbaglia.”

“La “politica del fare” ci appartiene; chi ci accusa ha la mera egemonia delle “chiacchiere”, che purtroppo non sono innocue come sembrano… Basta vedere come è stato ridotto il paese… Gli elettori hanno conosciuto il vostro modo di fare delle passate gestioni: questo è il motivo per cui gli elettori votandoci, hanno deciso di voltare definitivamente pagina. Per quanto riguarda il personale, la rivoluzione è in atto, e siamo solo agli inizi. Quando finirà, l’efficienza e i miglioramenti della nostra macchina amministrativa saranno sotto gli occhi di tutti. Non smetteremo mai di auspicare una responsabilizzazione di questa minoranza che non fa altro che infiammare immotivatamente il clima politico del nostro piccolo comune. Dal canto nostro siamo sempre pronti a un confronto che possa essere produttivo nell’interesse della collettività.”