Crisi idrica e lavori al Molo Vespucci, i punti interrogativi di “Un’Altra Città”

Ieri pomeriggio – ha scritto Paola Villa, leader di Un’Altra Città – il Comune di Formia emette un comunicato stampa in cui annuncia che lunedì 16 ottobre alle 7 partiranno i lavori di ‘completamento della rete idrica al Molo Vespucci’. I lavori rientrano nel ‘Piano straordinario Sud Pontino’ che Acqualatina ha predisposto. Viste le esigue informazioni che si evincono dal comunicato è fondamentale che il sindaco Bartolomeo risponda chiaramente alle seguenti domande:

Paola Villa, leader di “Un’Altra Città”

1. Perché come priorità, Acqualatina predispone il completamento della rete idrica al Molo Vespucci e non il recupero e la riduzione delle dispersioni di acqua (ormai decine distribuite sul nostro territorio) come prevede lo stesso ‘piano straordinario Sud pontino’ di cui fa cenno il comunicato?


2. A cosa servono i lavori di completamento della rete idrica al Molo Vespucci? Per permettere alle navi cisterna di arricchire la rete idrica o sono lavori propedeutici per eventuali dissalatori? È bene precisare che ancora non abbiamo avuto una formale smentita da parte della Segreteria Tecnico Operativa dell’Ato4 per il verbale emesso la scorsa settimana in merito alla procedura di conclusione per la messa in opera dei dissalatori, insomma non abbiamo ancora letto nero su bianco che i dissalatori non saranno messi nel Golfo di Gaeta.

3. I lavori coinvolgeranno vari enti (Comune, Guardia costiera, Asl, Regione Lazio, Sto, Provincia di Latina) è possibile sapere quando dureranno? A chi sono appaltati (visto che non si sono ancora espletati i bandi per la manutenzione straordinaria)? Il loro costo complessivo? E con quali soldi saranno pagati?

Ovviamente queste sono solo alcune delle domande che tutti noi cittadini formiani ci stiamo facendo. Pertanto chiedo a tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza, agli assessori e ai dirigenti comunali di unirsi a questo appello di richiesta chiarimenti in merito ai lavori annunciati. Cerchiamo di essere chiari, soprattutto dopo 141 giorni (28 maggio – 15 ottobre) di carenza idrica, la città lo pretende”.