Il mare a sommergere l’Agro Pontino e la Piana di Fondi entro il 2100: l’allarme degli esperti

“In Italia ci sono almeno 33 aree esposte a particolare rischio di sommersione perché il gioco contemporaneo delle terre che si muovono e del livello del mare che si solleva può determinare l’inondazione di quelle aree”.

Ad annunciarlo, nel corso di un convegno tenutosi venerdì a Taranto, il geomorfologo dell’Università di Bari Giuseppe Mastronuzzi, coordinatore del gruppo di ricerca sulla Morfodinamica delle coste istituito dall’Associazione Italiana dei Geomorfologi-Aigeo.
Seriamente a rischio per il progressivo innalzamento delle acque, secondo gli esperti, circa 7mila 500 chilometri quadrati di coste.


Previsioni che si estendono sul lungo periodo – l’arco temporale contemplato in prospettiva arriva al 2100 – e che sulla base dei dati analizzati ipotizzano un addio a vaste aree: le zone di Cagliari e del golfo di Taranto, Catania e il Gargano, il Delta del Po e la laguna di Venezia, solo per citare le più conosciute. Ma l’incedere del mare non andrebbe a risparmiare neanche la provincia di Latina: destinati alla scomparsa nell’arco di ottant’anni, dice lo studio appena presentato, ci sono anche la Piana di Fondi e l’Agro Pontino.