Meetup 5 Stelle: “Formia allo sbando. Governo precario e senza alternative serie”

Il Comune di Formia

“Ancora una volta l’amministrazione comunale di Formia ha mostrato la sua precarietà e l’assoluta incapacità di portare avanti un minimo di normale gestione che possa consentirle di arrivare al termine naturale della consiliatura senza fare ulteriori danni per la comunità”.

Il Meetup 5 Stelle Formia evidenzia: “Si va avanti ormai negli ultimi anni alla continua ricerca di maggioranze sempre più improbabili ed arraffazzonate che si fanno e si disfano secondo gli umori dei singoli, in un alternarsi di inciuci e di liti indegne anche della peggior politica cui ci hanno abituati ormai da anni.


Nel consiglio di lunedì scorso si è fatto di tutto per boicottare di fatto il numero legale necessario per ritenere valida la seduta ed idonea a discutere e deliberare sull’ordine del giorno.

A pochi giorni dal termine del 30 settembre Formia non sa se il bilancio consolidato del 2016 sarà approvato o meno, né conosce quali provvedimenti intende adottare l’amministrazione comunale in tema di acqua pubblica nonostante la gravità di una situazione che ha reso precarie le condizioni igienico sanitarie e di vivibilità dell’intera comunità per tutto il periodo estivo e che a tutt’oggi non vede soluzioni concrete e definite.

Si è solo preso e perso tempo nel discutere di un argomento che non era neanche all’ordine del giorno, perché non poteva esserci. Assurdo infatti chiedere ed aspettarsi che un’istituzione, come è un Consiglio comunale, possa solidarizzare con chi è oggetto, a torto o a ragione, di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, anche se si tratta di semplici cittadini che protestavano. Al massimo lo si può fare a titolo personale da parte dei singoli consiglieri chiedendo magari che, come gesto istituzionale, l’ente non si costituisca parte civile, come invece potrebbe fare.

Del resto, come già espresso in rete da qualcuno di noi, la solidarità bisogna darla, non chiederla e deve essere spontanea e soprattutto coerente con la storia amministrativa e politica di chi la dà.

Oltre alla indifferenza con la quale la situazione è accolta dalle presunte, false e spesso conniventi opposizioni sedute in consiglio, ci appaiono quindi altrettanto assurdi ed irresponsabili la pretesa di chiedere la solidarietà tramite una raccolta firme, che ha illuso ancor più i cittadini, quasi col cappello in mano verso chi doveva essere oggetto delle contestazioni di piazza insieme con Acqualatina; ed un presenzialismo in aula consiliare che ha tutto il sapore dell’autoreferenzialità e di un tentativo di una improbabile autoassoluzione per coloro che, nel cavalcare una giusta e sacrosanta protesta spontanea dei cittadini, più o meno incautamente li hanno esposti prima ad un’azione giudiziaria ed al ridicolo dopo!

Ciò che è grave dunque non è l’improbabile mancata solidarietà impropriamente chiesta, ma l’ennesima dimostrazione dell’assoluta ingovernabilità cui è soggetta la Città e della assoluta mancanza di alternative serie e credibili di buon governo, oltre quella alla quale stiamo lavorando da anni come Meetup del M5S”.