La richiesta di interventi urgenti per Rio Santa Croce a Formia

Hanno indirizzato una missiva al ministero dell’Ambiente di Roma, all’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, al Prefetto di Latina, al presidente della provincia di Latina e al sindaco del Comune di Formia per chiedere: “Interventi a Rio Santa Croce a Formia”.

“Le vittime e i danni materiali causati dalle piogge alluvionali di questi ultimi tempi – scrivono nella nota il Comitato Santa Croce e il Comitato “Mamurra” -, hanno riportato alla ribalta tragicamente, il grave dissesto idrogeologico del nostro paese e l’incuria delle amministrazioni decentrate nell’utilizzazione dei fondi che pur il  Governo nazionale  aveva stanziato per farvi fronte. Purtroppo anche il Comune di Formia ha visto nel recente passato, morti – la signora annegata per le esondazioni del torrente Pontone, danni materiali per gli allagamenti del Rio S.Croce, più recenti  nel 2007 e  negli anni ’80 e ‘84 – due volte in 20 giorni. Diverse sono state le richieste di interventi adeguati che non hanno dato seguito ad alcuna azione concreta almeno per quanto riguarda il rio S. Croce, che continua ad essere una minaccia”.


Ma nella documentazione inviata i comitati hanno allegato fotografie alle quali si riferiscono quando scrivono: “Dalle foto allegate è facile constatare la forte alterazione dell’alveo del Rio per la fitta vegetazione che lo ha invaso provocando un restringimento della sezione idraulica. Inoltre, il deposito di detriti e rifiuti di ogni genere, ha contribuito a deviare il percorso con smottamenti delle sponde, che in qualche caso sono state sostituite da muraglioni in cemento con fondazioni nel letto del rio con relativa costruzione sovrastante.

Si aggiunge per inciso che è anche ricettacolo di sversamenti fognari non identificati.

Quanto riportato non sono le osservazioni dei sottoscrittori di tale nota in rappresentanza dei Comitati di S.Croce e  ‘Mamurra’  di Gianola, ma il contenuto di atti tecnici e perfino di una delibera della Giunta Provinciale di Latina del 2011 molto dettagliata sia per la tipologia d’intervento sia per la previsione della spesa da finanziare ‘con fondi  da richiedere alla Regione, allo Stato e alla Commissione Europea per il settore Pianificazione Urbanistica- Trasporti’. Lo stato attuale dei luoghi smentisce nei fatti questa volontà. Per questo rinnoviamo la richiesta di adeguati interventi visti i mutamenti climatici in atto, onde evitare tragici eventi su cui versare, poi, lacrime di coccodrillo”.