Carenza idrica, il M5S chiede: “La costituzione di una Unità di crisi”

“I cittadini di Formia hanno detto basta!
Basta ad una situazione che sta stravolgendo quotidianamente la loro vita ormai da mesi e che non sembra troverà soluzione nell’immediato”.

Il Meetup Cinque Stelle Formia interviene all’indomani della manifestazione di protesta che ha portato al blocco della Litoranea.


Esasperati dall’assoluta inefficacia dei provvedimenti messi in atto dal gestore e delle parole a vuoto del sindaco si è ripetuto il sit-in di protesta dei cittadini per le vie del centro, con conseguente blocco stradale.

Istintivamente ci verrebbe voglia di chiedere per l’ennesima volta le dimissioni di un sindaco che di fronte ad un simile disastro insiste a formulare promesse e rassicurazioni, ma che crediamo sia conscio non potrà mai mantenere.

Sarebbe troppo comodo però, a questo punto, lasciare e sottrarsi alle responsabilità. Questo sindaco con tutta la Giunta ed il Consiglio Comunale devono rimanere in carica per rispondere politicamente della loro incapacità.

Tuttavia, la situazione sta sfuggendo ormai di mano ai sindaci ed è tutta nelle mani di un gestore che a quanto pare dopo aver dimostrato incompetenza ed incapacità gestionale, con la connivenza della Regione che dichiarando lo stato di calamità lo esclude di fatto da qualsiasi responsabilità, continua con arroganza e sfuggendo totalmente al controllo pubblico, a fare il bello ed il cattivo tempo, inseguendo il business legato al servizio idrico, chiedendo ed ottenendo nuovi fondi per ricerche e interventi strutturali che avrebbe già dovuto eseguire da anni!

Pertanto, onde evitare che alla prossima manifestazione ci si trovi di fronte alla forze dell’ordine in assetto antisommossa riteniamo che sia assolutamente indispensabile l’intervento del Prefetto di Latina come già da noi richiesto ad inizio crisi e per l’immediato chiediamo:

la costituzione di una Unità di crisi, per il coordinamento delle iniziative sull’intero territorio del Sud Pontino;
l’immediata disponibilità di un numero di autobotti sufficiente per l’approvvigionamento anche fuori provincia e regione di un quantitativo di acqua sufficiente per ripristinare un minimo di normalità nell’erogazione del flusso idrico, con costi a carico del gestore inadempiente;
l’adozione di un Numero Verde per l’erogazione dei servizi sostitutivi e la possibilità di intervento gratuito a domicilio per i cittadini disagiati;
il coinvolgimento della Protezione civile regionale e qualora occorra dei mezzi dell’Esercito”.