Crisi idrica, diritto alla studio a rischio

“Con deliberazione n.204 del 16 Agosto scorso la giunta comunale di Formia – preso atto dell’impossibilità di prevedere un rientro significativo dell’emergenza idrica e della necessità di garantire, tra i servizi essenziali, il corretto svolgimento e la ripresa delle attività scolastiche nei primi giorni di settembre – ha conferito mandato al “Settore V – Servizio opere pubbliche e arredo Urbano – manutenzione urbana –  di porre in essere ogni e qualunque azione per garantire l’inizio delle attività didattiche in condizioni igienico sanitarie adeguate ed essenziali”. Lo scrive in una nota stampa il Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia.

“Il risultato è che le scuole di Formia verranno dotate di impianti idrici di pressurizzazione ed accumulo idrico. Tutto bene ciò che finisce bene quindi? Al di là della conferma del sequestro della democrazia da parte di Acqualatina, con la colpevole complicità di quanti l’hanno sostenuta, poniamo due questioni. La prima è di ordine pratico. Quali saranno le scuole di Formia interessate del provvedimento? Domanda legittima visto che forse non tutti sanno che secondo una specifica norma di legge (cfr. legge 23/1996), per quanto riguarda edifici scolastici e diritto allo studio, i Comuni hanno competenza nei settori della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado; le Province hanno competenza per gli istituti di istruzione secondaria di II grado. Per cui ci pare di capire dal provvedimento sono esclusi tutti gli istituti di istruzione secondaria di II grado, quali ad esempio la ragioneria, l’alberghiero, i licei, il geometra e il professionale.”


“Tra l’altro non ci risulta per questi istituti che la provincia – guidata dal sindaco di Cisterna di Latina Eleonora Della Penna – abbia emanato provvedimento dello stesso tipo. Il rischio è quindi che gli istituti superiore di II grado non possano aprire per l’anno scolastico che a breve partirà, con grave danno per il diritto allo studio degli studenti che li frequentano, ma anche per il personale docente e non docente che vi lavora. D’altronde nella nostra città ormai andare al bagno per espletare i propri bisogni fisiologici è diventato un grossissimo problema, non parliamo di farsi una doccia. Bisogna tenere l’occhio fisso sull’orologio e sperare che Acqualatina rispetti gli orari che lei stessa ci ha imposto.”

“Rimane infine il nostre forte dubbio per la scuola media di Penitro che è è ospitata all’interno dell’istituto per geometri Tallini, quindi non capiamo bene se interessata dal provvedimento o meno. La seconda questione riguarda il costo del provvedimento. Infatti sempre nella delibera poi viene sottolineato che “la copertura di spesa, nei limiti di cui al comma 1 dell’art. 163 del D. Lgs 50/2016 e s. m. ed i. potrà anche essere garantita mediante il prelievo dal fondo di riserva di cassa ove non diversamente disponibile”. Il comune di Formia è costretto a spendere i nostri soldi per ovviare ad un problema creato dalla scellerata gestione del servizio idrico da parte di Acqualatina.”

“Insomma si rischia il famoso “oltre al danno la beffa”. Ricordiamo inoltre che il comune di Formia liquida propria ad Acqualatina una cifra a parecchi zeri per la fornitura idrica degli edifici di competenza comunale (incluso l’immobile adibito ad info-point a servizio Cisternone Romano), fontane pubbliche e aree verdi. A cui vanno aggiunti poi le strutture sportive, quali ad esempio il nuovo campo di calcio di Maranola, la biblioteca per bambini di via Cassio, i tre cimiteri (Castellonorato, Castegnato e Maranola). E questo avviene puntualmente, senza cioè che venga assicurato il Servizio. Ad esempio per le sole scuole di competenza comunale l’impegno di spesa (anno 2016) è stato di circa 50mila euro Se proprio il comune di Formia vuole combattere Acqualatina inizi a non pagare le bollette dell’acqua. Solo allora saremo certi della sincerità della lotta del sindaco Bartolomeo contro il mostro.”