Parco di Penitro, anche Art Uno MDP contesta la decisione dell’amministrazione

“Apprendiamo con naturale disappunto che l’amministrazione comunale di Formia, con una delibera di giunta, ha proceduto alla eliminazione di un progetto di area verde da realizzare in località Penitro. Nel documento programmatico di fine mandato che avrebbe dovuto tenere insieme il centro sinistra nel governo della città, vi era esplicito riferimento , tra l’altro, alla realizzazione di nuovi parchi urbani, in aree periferiche e rionali.

L’assessorato alle politiche ambientali, di cui la nostra assessora Maria Rita Manzo, era responsabile, ha sempre rivendicato con forza e senza possibilità di smentita la necessità di interventi di potenziamento ed estensione del verde pubblico cittadino.


La nostra parte politica, allora Sinistra Ecologia libertà (SEL) , riteneva (e ritiene) determinante, all’interno di una progettualità di recupero urbano e di valorizzazione ambientale e paesaggistica dell’intera città, sia la risistemazione di importanti aree già esistenti come quelle di Gianola, di Maranola (in particolare la villetta) sia la realizzazione ex novo di nuovi luoghi organizzati a giardino pubblico, tra questi le proposte riguardavano Acqualonga, via Cassio, Trivio, Rio fresco. Altri siti, inoltre, erano stati individuati, a partire dagli spazi verdi delle scuole cittadine (soprattutto le primarie) che si immaginava potessero essere rinverditi e riveduti , anche in virtù delle potenzialità che essi possono assumere in termini di opportunità educative.

Pensiamo ancora che il grado di qualità ambientale e di vita di una cittadina come la nostra si debba misurare anche e soprattutto attraverso la presenza di giardini e parchi urbani, anche per il ruolo sociale che essi assumono, soprattutto se inseriti in contesti cittadini decentrati. La presenza di un’area verde, in grado di favorire anche occasioni di aggregazione per gli adulti e di svago per i bambini, può migliorare la quotidianità di tutti e dare valore ai quartieri nel loro complesso.

Sulla scorta di una esplicita indicazione programmatica e di bilancio presente nel DUP del Settore Ambiente, si procedette, come hanno ricordato in questi giorni alcuni Consiglieri Comunali, attraverso il Settore OOPP (entrambi, Ambiente e OOPP, a quel tempo e per un periodo non lungo, erano diretti dallo stesso Dirigente) all’iter di avvio della progettazione. Noi non volevamo e non vogliamo privilegiare parti di città sulla base di eventuali appartenenze territoriali: ci spingeva la volontà di curare sotto un profilo naturalistico tutte le zone di Formia, soprattutto quelle meno fortunate, in quanto non centrali e , quindi, talvolta più trascurate e non tenute nella giusta considerazione.

Appariva di grande interesse, anche in considerazione delle presenze abitative, intervenire su Acqualonga (anche questa esclusa, nell’attesa che sarà realizzato, con fondi regionali, il nuovo asilo comunale nella stessa localizzazione) ma anche su altre aree della città: tra queste, certamente Penitro, Trivio, Maranola. Un’altra parte di territorio che ritenevamo dovesse essere oggetto di una risistemazione importante e di riqualificazione era certamente il Parco de Curtis, senza però escludere gli altri. L’unico parco urbano che certamente verrà realizzato nell’ immediato è quello di via Cassio. E, per gli altri, considerati i ritardi che si sono accumulati, rimandare ancora al prossimo bilancio, lascia oggettivamente increduli e davvero molto perplessi e induce ad altre riflessioni politiche.

Le motivazioni legate a risorse non sufficienti non reggono, se consideriamo se si sarebbe proceduto per stralci. Tralasciamo di chiedere perché proprio questo e non altri; non intendiamo entrare nel merito, anche perché riteniamo la zona di Via Cassio comunque meritevole di interventi di valorizzazione. Anche il segno artistico di ‘Memorie urbane’ rientrava in questa nostra logica.

E’ anche questo un quartiere densamente abitato, piuttosto disadorno, dove, al di là di un campetto sportivo e della zona all’aperto della scuola materna, a fare da protagonista è il cemento. Ci interessa però capire (perché vorrebbero saperlo i cittadini) le ragioni per cui gli altri parchi urbani sono stati omessi da una programmazione di riorganizzazione delle zone urbane decentrate che doveva realizzarsi nell’immediato e non nel futuro. Una scelta amministrativa che sottolinea anche sui temi dell’ambiente e delle periferie nuovi indirizzi politici“.