Crisi idrica, Agorà: “Il turismo è l’unica speranza, salvaguardare la sostenibilità ambientale”

“Gaeta città che guarda al turismo quale occasione di sviluppo per il territorio, questo il coro unanime di tutti i cittadini , associazioni, partiti politici: tutti d’accordo. Eppure ogni anno Gaeta si impegna a rendere questo obiettivo sempre più lontano e discutibile.” A parlare è Angela Uttaro, presidente dell’Associazione Agorà di Gaeta.

“Una comunità che punta sul turismo – continua la nota – deve essere in grado di organizzare almeno i servizi essenziali ai suoi concittadini che lavorano per il turismo, ai turisti che possano soggiornare piacevolmente e restare soddisfatti. L’estate 2017 resterà nella memoria come l’estate dell’acqua anzi della carenza dell’acqua e Gaeta ne porta il peso della responsabilità in maniera più pesante di tanti altri comuni che pure ne soffrono le conseguenze. La vicenda della gestione delle acque della Provincia di Latina affonda in scelte lontane , dopo la gestione del Consorzio degli Aurunci lo svolgimento di tale servizio è passato ad Acqualatina. I cittadini da anni ne denunciano le distorsioni, addirittura si sono espressi in un referendum per riportare la gestione sotto un ente pubblico. Ma gli interessi enormi che si intrecciano con quelli politici hanno condotto l’azienda alla tragica situazione attuale di non essere più in grado di esercitare il suo ruolo: ossia fornire un servizio efficiente e sicuro ai cittadini.”


“Da oltre un mese la vicenda è sulle prime pagine di tutti i quotidiani locali e sui social network. A Gaeta mentre i cittadini esasperati sono corsi a comprare il necessario per dotarsi di autoclavi a proprie spese, e chi non può permetterselo si arrangi pure – continua Angela Uttaro –  Acqualatina senza alcun confronto con la comunità interessata ha già dissipato una notevole cifra per far arrivare navi cisterne, propagandate come la panacea ma in realtà non hanno migliorato in niente la situazione poiché l’acqua manca come prima, più di prima, ed ora si ci trova davanti al rischio che senza alcuna valutazione tecnica , scientifica, ambientale, sanitaria vengano attivati dei potabilizzatori sul nostro territorio per acqua salmastra che ci troveremo uscire dal rubinetto di casa. Come si può concedere ad Acqualatina di fare del nostro territorio quello che vuole”

“I cittadini nella incertezza e nella nuvolosità delle informazioni sono sempre più spaventati e disorientati – conclude – abbiamo detto in premessa che il turismo è la speranza per il futuro di Gaeta per cui la sostenibilità ambientale è il bene più prezioso che va salvaguardato. Acqualatina invece di continuare a sperperare i soldi per navi cisterna o dissalatori, provveda a mettere in sicurezza la rete idrica del territorio e gli amministratori si attivino per la sicurezza dei cittadini che si sono già espressi , nessuna speculazione su un bene primario può essere tollerata.