Sanità, la Uil Fpl annuncia: “Azioni di lotta per attribuzione di competenze improprie”

 

La UIL FPL Latina è stata sollecitata dal personale infermieristico in merito all’ennesima attribuzione di competenze improprie e specificatamente per quanto riguarda la compilazione informatica della cartella amministrativa dei ricoveri ordinari nei nosocomi dei presidi ospedalieri del centro/sud”.


Il segretario generale della Uil Fpl, Giancarlo Ferrara, scrive al direttore medico del presidio ospedaliero del centro/sud Marina Tosolini Capasso e al commissario Asl di Latina Giorgio Casati.

“La scrivente, verificata la veridicità della problematica e condividendo le motivazioni delle rimostranze ricevute, precisa quanto segue:

  1. Non risulta nessun riferimento legislativo che sancisce l’attribuzione esclusiva al personale infermieristico di tale incombenza
  2. Non risulta nessuna analogia con altri modelli organizzativi all’interno della stessa Asl Latina
  3. In merito alla cartella clinica è tuttora vigente il D.P.R. 128/1969, e precisamente l’art 7 ed il D.lgs. 502/92 art. 15 e le s.m.i. apportate dal D.lgs. 517/93 che individuano l’ex Primario (oggi Direttore UOC) responsabile della regolare tenuta della compilazione, dei registri nosologici e della consegna all’archivio; invece, l’art.41 del D.P.R. 128/1969 sancisce che il Coordinatore è responsabile della tenuta dell’archivio di reparto delle cartelle cliniche; inoltre lo stesso D.P.R. declina le responsabilità del Direttore Sanitario quale responsabile delle cartelle cliniche nell’archivio
  4. La legislazione vigente, pertanto, chiarisce inequivocabilmente che la cartella clinica è di rigorosa competenza medica e gli infermieri o i coordinatori possono integrare la stessa solamente per quanto riguarda i rilievi di competenza, infatti, basti considerare i conseguenti aspetti medico legali…

La UIL FPL Latina ritiene che negli ultimi anni sono state attribuite fin troppo competenze

pseudo amministrative e tecniche alla professione infermieristica, ivi compresi i Coordinatori. Questo fenomeno ha distolto gli stessi professionisti dalle necessarie ed originarie funzioni assistenziali, negando, di fatto, la possibilità di potere investire le loro risorse per elaborare processi assistenziali più evoluti ed in linea con i modelli esistenti in quasi tutti i paesi europei.

Il rammarico e lo sconforto sono fortissimi, soprattutto in un contesto lavorativo nel quale:

  • Vige una estrema e cronica carenza di risorse infermieristiche, nonché di personale di supporto (OSS), ma nonostante ciò si preferisce aumentare la burocrazia e trascurare le cure…. ‘l’importante che le carte sono a posto’
  • Si vive ‘alla giornata’ e risulta difficile garantire i livelli minimi assistenziali nei servizi di diagnosi e cura, però malgrado ciò si ritiene giusto sovraccaricare chi già lavora in sofferenza e trascurare deliberatamente soluzioni organizzative alternative, quali l’utilizzo di altre figure professionalmente più idonee.
  • Gli infermieri riscontrano serie difficoltà nel chiedere la semplice ma necessaria collaborazione del personale di supporto per interventi quotidiani quali: il rifacimento letto, la pulizia dei locali sporchi di materiale biologico (sangue, urine, feci), il trasporto dei pazienti ecc. Per tali richieste bisogna oramai fare un valzer di chiamate, formulare assurde considerazioni e valutazioni per l’individuazione delle competenze appropriate tra le varie squadre.

La UIL FPL Latina, per quanto sopra esposto, si schiera unicamente insieme alle vittime di questo sistema caratterizzato da modelli organizzativi inefficienti, inefficaci, incontrollabili, antieconomici e pericolosi.

La misura è colma e perciò preannuncia future azioni di lotta.

Non si può più soccombere o sottacere difronte alla imponente disorganizzazione, che purtroppo si ripercuote inevitabilmente sulla sicurezza ed efficienza delle cure primarie rivolte al malato bisognoso”.