Accusati di aver inquinato il mare di Ventotene, una riserva marina, l’ex sindaco Giuseppe Assenso e il geometra comunale Pasquale Romano sono stati citati direttamente a giudizio. A disporre per i due un processo, a causa dell’inquinamento che avrebbe causato il depuratore dell’isola, è stato il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Alfredo Mattei.
Un processo scaturito dall’inchiesta su due sversamenti, uno verificatosi a ottobre 2014 e l’altro l’estate scorsa. Il depuratore aveva però da tempo problemi e, durante la stagione turistica di due anni fa, erano state elevate delle sanzioni anche dalla sezione navale della Guardia di finanza. Poi, nel 2015, l’allarme con i liquami finiti sulla scogliera, nei pressi della spiaggia. Alla luce degli accertamenti compiuti dalla Capitaneria di Porto e dai tecnici dell’Arpa Lazio, il sostituto Mattei ha quindi aperto un’inchiesta e indagato il primo cittadino, per 11 anni alla guida dell’isola, e il tecnico comunale, mandandoli poi a giudizio.