Manutenzione urbana a Formia, Rifondazione: “Dev’essere gestita dal Comune, non da terzi”

Il Comune di Formia

“Nel 2008 il comune di Formia ha affidato i servizi di manutenzione “global services”, tramite bando di gara, all’A.T.I. composta, in qualità di capogruppo mandataria, dalla COFETEHC SERVIZI SPA (Conduzione, manutenzione ordinaria impianti di riscaldamento e condizionamento e assunzione della figura di terzo responsabile; servizio energia; adeguamento normativo delle centrali termiche; Manutenzione e gestione degli impianti antincendio; Manutenzione e gestione degli impianti elevatori; Manutenzione e gestione degli impianti antincendio) e dalle imprese mandanti CNS CONSORZIO NAZIONALE SERVIZI (Servizio pulizia edifici comunali e Servizio di manutenzione verde pubblico), FURLAN COSTRUZIONI ITALIA SRL (Manutenzione ordinaria strutture edili edifici scolastici), PALAZZO BITUMI SRL (Servizio manutenzione strade e piazze). Nel 2009 la COFETEHC SERVIZI SPA diventa COFELY ITALIA SPA . Nel 2016 un nuovo cambio la COFELY ITALIA SPA si trasforma in ENGIE SERVIZI SPA”.

A darne notizia è Gennaro Varriale, segretario del Circolo “Enzo Simeone”, partito della Rifondazione Comunista, con una nota diffusa a mezzo stampa.


Gennaro Varriale, segretario di Rifondazione Comunista a Formia

“Il contratto, dal valore complessivo di 14,4 milioni di euro, scade proprio quest’anno. Il particolare interessante è che nessuno conosce i dettagli del contratto. Abbiamo provato a chiederne una copia, ma tutte le nostre richieste di accesso agli atti sono state respinte dalla responsabile del settore “Opere pubbliche – manutenzione urbana” con la motivazione – francamente surreale – che la nostra richiesta era troppo generica per essere soddisfatta. L’ultima richiesta effettuata è datata 10 febbraio ma la riposta è stata identica e quindi siamo rimasti senza poter soddisfare la nostra curiosità.

Sottolineamo che in questo ultimo caso la dott.ssa Della Notte non si è accorta che nel frattempo l’accesso agli atti non è più disciplinato dal D.Lgs 33/2013 ma dalla Freedom of information act (Foia), che lo rende molto più semplice. Il Foia è stato introdotto “allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico”. Motivo per i quale la nostra richiesta andava soddisfatta e non respinta. Una svista o altro?

Altro particolare curioso è che in questi anni sono stati comunque affidati lavori di manutenzione ad altre imprese e in più di un caso i lavori sono andati a una dell’imprese dell’A.T.I. che si è aggiudicata l’appalto “global service” da 14,4 milioni di euro. Chi aveva redatto il contratto “global service” era forse distratto? Oppure?

Ai cittadini lasciamo il giudizio sulla qualità degli interventi che in questi anni hanno riguardato gli edifici comunali, la manutenzione delle strutture edilizie ed impianti degli immobili comunali, le pulizie, gli impianti di pubblica illuminazione e semaforica, il verde pubblico, la manutenzione strade e piazze.

Rimane il problema di quali sono le intenzioni della politica di palazzo, perché – nonostante la scadenza impellente – nulla è stato detto a proposito del futuro dei servizi pubblici, ma si continua a litigare per cose da poco, dimenticando spesso cosa ha fatto l’altro. Da parte nostra siamo sempre più convinti che la scelta di averli appaltati ai privati si sia dimostrata una pessima soluzione e quindi è necessario che questi ritornino sotto il controllo completo del pubblico, favorendo ove possibile la partecipazione dal basso (lavoratori e cittadini). E questo anche se significherà andare allo scontro con chi – pensiamo agli appettiti dei grossi gruppi privati – farà di tutto perché ciò sia impedito. Formia potrebbe diventare una delle prime città ad invertire la rotta. Diamoci da fare perché questo divenga realtà”.