La Procura di Messina chiede il rinvio a giudizio di Raphael Rossi e Alessio Ciacci

Alessio Ciacci e Raphael Rossi

La Procura di Messina aveva iniziato ad indagare sugli incarichi affidati dalla società municipalizzata dei rifiuti, la MessinAmbiente, a Raphael Rossi, dopo l’esposto del consigliere comunale del Comune siciliano Daniele Zuccarello nel giugno del 2015.

Sono passati due anni dalla presentazione di quell’esposto e la Procura ha concluso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio sia di Alessio Ciacci, commissario della società di Messina, e Raphael Rossi attuale amministratore della Formia Rifiuti Zero per il contratto di collaborazione esistente tra la Messinambiente e la Re-Sources sas.


Per Ciacci si profila il reato di abuso di ufficio in quando fu incaricato quale commissario della società partecipata, di recuperare le sorti della ditta, ma avrebbe assunto Rossi – secondo le indagini svolte dalla Procura – nonostante nell’azienda ci fossero già dipendenti con le medesime caratteristiche professionali del consulente.

Per questi fatti la Procura di Messina ha chiesto il rinvio a giudizio sia di Ciacci sia di Rossi con il quale era stato stipulato il contratto con una società, la Re-Sources sas, costituita pochi giorni prima.