Dall'”abbandono”, allo spettro fallimento pilotato: l’Ad del Mof a gamba tesa contro Zingaretti

Dal cuore del barcollante Mercato ortofrutticolo fondano, l’amministratore delegato Enzo Addessi scrive una lettera aperta al governatore regionale. Puntando il dito:

Carissimo Presidente Zingaretti,


Enzo Addessi
Enzo Addessi

non posso esimermi, quale legale rappresentante e garante di tutti i soci, dall’esprimerti il profondo rammarico con cui, nonostante mi sia prodigato per convincere (non senza fatica) gli altri soci a rinviare due richieste di rinvio dell’assemblea di bilancio della MOF SpA del 4/6 marzo, prima, e del 17/20 marzo, poi, per consentirti di acquisire conforme delibera della Giunta, si è appreso dalla stampa che la delibera è già stata, invece, adottata il 7 marzo scorso…!

Consentimi di evidenziarti come appaia davvero poco garbato – sia sul piano dei rapporti tra soci dettati dal codice civile che sul piano istituzionale (che la Regione per prima dovrebbe assicurare), e a differenza invece del garbo usato nei tuoi riguardi da me e dagli altri soci – che la delibera non sia stata inviata ai soci prima che ne venissero informati dalla stampa. Come se gli ‘altri’ fossero dei minus. Ti lascio immaginare gli improperi che sto ricevendo per averli indotti controvoglia a rinviare l’assemblea per ben due volte. L’ultima addirittura tre giorni fa.

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti

Non entro volutamente nel merito della delibera, se non per evidenziare che i rilievi del Collegio sindacale – che la delibera riprende per motivare il voto negativo della Regione sul bilancio (tra i quali merita una particolare citazione quella di …avere crediti iscritti a bilancio nei confronti della Regione per i quali la società non ha mai avviato alcuna azione legale di recupero…!) – discendono tutti dalle mancate risposte alle ripetute sollecitazioni che ti sono state inoltrate per dare esito all’egregio lavoro fatto a più mani dai tecnici del MOF e dell’ottima assessora Sartore, per elaborare un atto transattivo finale e un conseguente percorso attuativo che avrebbero dovuto portare entro fine 2016 alla chiusura di ogni contenzioso e alla fusione tra le due società, nonché – finalmente – all’attivazione di quel piano industriale post fusione di rilancio e sviluppo del MOF, più volte evocato (chissà perché) nella stessa delibera appena adottata.

E tali atti, è bene chiarirlo a te e ai cittadini della regione, prevedono che siano ancora una volta gli operatori del MOF a doversi mettere le mani in tasca (come avvenuto dal 1996 ad oggi) per favorire – a proprio discapito – una maggiore patrimonializzazione del socio Regione Lazio pur di porre fine a questa surreale vicenda che si trascina da 12 anni. Ciononostante, gli atti sono stati depositati presso l’assessorato al bilancio a fine luglio 2016, che ne ha acquisito il parere dell’avvocatura regionale e li ha rimessi poi alla attenzione del ‘superiore livello politico’, cioè alla tua attenzione. E da allora se ne sono perse le tracce!

Lo scorso 20 febbraio ti ho inviato un’ultima accorata nota per segnalarti il forte stato di disagio e di agitazione che stava montando tra le diverse categorie di operatori, con minacce di iniziative di protesta anche molto significative che mi hanno indotto, anche su mandato delle stesse Associazioni, a interessare della questione il Prefetto di Latina affinché attivasse in Prefettura un tavolo di confronto tra te, il MOF, le Associazioni di categoria e i sindacati dei lavoratori.

Pierluigi Faloni
Il prefetto Pierluigi Faloni

Il Prefetto, a distanza di oltre 20 giorni, riferisce di non avere ancora alcuna disponibilità da parte tua. Sarai certamente preso da tanti problemi molto gravi e seri, ma credo che il MOF non meriti di essere trattato come l’ultima delle questioni. Anche perché proprio tu, quando sei venuto al MOF il 10 febbraio 2013 (poi purtroppo non ti abbiamo più rivisto), hai pubblicamente dichiarato agli operatori che il MOF e il suo rilancio rientravano tra gli obiettivi primari della tua azione di futuro governatore del Lazio e, soprattutto, ci tenesti a rassicurare tutti di essere uno che mantiene sempre gli impegni.

Nella nota appena richiamata, ti ho anche evidenziato che l’aggravante maggiore per le sorti del MOF deriva soprattutto da questi ulteriori 4 anni di ritardo nel realizzare quegli indispensabili interventi di sviluppo, la cui mancanza – in una economia globale che corre e si modifica in modo vertiginoso – sta condannando il MOF ad una marginalizzazione dal ‘mercato’, mettendo in ginocchio uno dei poli di eccellenza del sistema economico-produttivo del Lazio (come da te stesso ribadito in quell’occasione), fino a minarne il ruolo e il prestigio che, nonostante tutto, è riuscito in questi anni a conquistarsi a livello nazionale ed europeo.

E ti ho anche evidenziato, caro Presidente, che più un sistema economico diventa debole, più diventa aggredibile da interessi di provenienza non sempre trasparente!

Nonostante questo accorato appello, da te non sono pervenuti segnali di alcun tipo.

Anzi no, sono pervenuti continui segnali negativi (così debbono essere letti oggi) dal momento che né tu né alcun rappresentante del governo regionale ci avete mai onorati in questi oltre 4 anni del tuo governo di partecipare almeno a una delle decine di assemblee societarie che si sono susseguite. La Regione è stata sempre rappresentata da bravi funzionari regionali in veste di meri ‘nuncius”’incaricati di dare solo lettura di aride deliberazioni di Giunta regionale. E così avverrà anche per questa prossima assemblea.

In questo modo si è sempre impedito all’assemblea quella naturale interlocuzione tra i soci che costituisce il fondamento che il codice civile pone a base di un corretto rapporto societario e di una altrettanto corretta e compiuta informazione e formazione del libero convincimento di ogni socio prima di adottare le deliberazioni assembleari più utili all’interesse primario della società. A maggior ragione se si tratta di società pubbliche che gestiscono ‘…una importantissima infrastruttura pubblica, ospitante attività di rilevante interesse pubblico’ come più volte legiferato dalla stessa Regione Lazio.

La sede della Regione Lazio
La sede della Regione Lazio

E questi segnali negativi, purtroppo, trovano anche riscontri più pesanti nelle voci di corridoio provenienti da Roma e raccolte in modo preoccupato da molti operatori con le quali si vocifera che la Regione Lazio starebbe addirittura lavorando deliberatamente per portare le società del MOF ad un ‘fallimento pilotato’ per intervenire poi come ‘salvatore della patria’ e per poterne, infine, assoggettare la governance al CAR di Roma, visto che due centri agroalimentari così importanti non hanno ragione di esistere in un un’unica regione. Chissà poi perché!

Io non ci credo e voglio invece pensare che si tratti di una sorta di ‘scherzi a parte’.

Ma i segnali, o i mancati segnali, sono davvero inquietanti!

Ti prego almeno di smentirmi, cosicché io possa fare altrettanto nei confronti di quegli operatori che a febbraio 2013 hanno veramente creduto nel tuo personale impegno.

Anzi, ti prego di fare di più. Vieni personalmente tu (almeno una volta prima che scada questa consigliatura regionale) alla prossima assemblea rinviata per la terza volta al prossimo 28/29 marzo e, aldilà della delibera adottata dalla Giunta, vieni a rappresentare agli altri soci, alle Associazioni di categoria ma soprattutto agli operatori, alle loro famiglie, alle loro maestranze e all’intero sistema economico del MOF cosa intende fare il Presidente Zingaretti!

Insomma, dimostraci almeno una volta nel tuo mandato di essere anche il Presidente di questo “sperduto” ma sempre fiero, tenace e non perduto angolo della Regione Lazio.

Ti rinnovo ancora la mia stima e ti invio i più cordiali saluti”.