Stalking nei confronti dell’ufficiale che indagò su Galardo: condannato

La caserma dei carabinieri a Latina

Due anni di reclusione. Questa la condanna inflitta dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, a un 34enne del capoluogo pontino, Renato Funari, accusato di aver tormentato per sei anni un ufficiale dell’Arma dei carabinieri. In base alle indagini svolte, come emerso anche dall’interrogatorio a cui l’imputato si è sottoposto in aula, tutto sarebbe iniziato con la misura cautelare applicata all’allora vicesindaco di Latina, Maurizio Galardo, coinvolto in un’inchiesta per corruzione, turbativa d’asta, truffa al sistema sanitario, contributi “facili” e raggiri legati al rilascio delle pensioni.

Funari, legato al politico, non avrebbe gradito quell’indagine e avrebbe indossato i panni dello stalker nei confronti dell’ufficiale che aveva portato avanti quell’attività investigativa. L’imputato avrebbe iniziato a seguire il militare, la moglie e i figli di quest’ultimo, importunandoli fuori dalla caserma di Latina e nei pressi della scuola frequentata dai figli del carabiniere. A quest’ultimo il latinense avrebbe dato del delinquente. “Galardo è una brava persona, ti faccio vedere io ora”, gli avrebbe detto più volte.


Un tormento andato avanti dal 2010 al 2016. Tanto che il gip aveva anche applicato al 34enne la misura del divieto di avvicinamento all’ufficiale e ai familiari di quest’ultimo, costituitosi parte civile tramite l’avvocato Giulio Mastrobattista.

A fronte di una richiesta di condanna a due anni e quattro mesi di reclusione, avanzata dal pm Giuseppe Bontempo, il giudice Cario ha quindi condannato Funari a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena.