Come era ampiamente prevedibile, per adesso restano ristretti in carcere i due coniugi fondani arrestati sabato sull’autostrada del Brennero con un carico di cocaina purissima da 57 chili, per un valore stimato una volta immessa sul mercato di ben 22 milioni 800mila euro.
Nella giornata di ieri il giudice per le indagini preliminari ha sciolto le riserve iniziali, rigettando l’istanza di scarcerazione avanzata in sede di udienza di convalida dal legale di fiducia della coppia pontina di presunti corrieri della droga, Francesco Di Ciollo, che nell’occasione aveva puntato sulla mancata convalida degli arresti e, in subordine, alla misura dei domiciliari.
Prossimo passo, a breve, il ricorso al Tribunale del Riesame. Intanto il 52enne commerciante ortofrutticolo del Mof Gerardo Cerasuoli e la moglie Cinzia Di Manno, 45enne attualmente casalinga, rimangono associati rispettivamente presso il carcere di Bolzano e in quello di Rovereto. Mercoledì erano stati interrogati dal gip per oltre tre ore, un confronto atto a chiarire la loro posizione ma sui cui contenuti vige il massimo riserbo.
