Aggressione ai dirigenti del Formia Calcio, calo delle iscrizioni e gestione del campo scatenano l’ira di altre società

Spintoni, forse qualche calcio e pugno, e lancio di oggetti verso alcuni dirgenti del Formia Calcio. E’ quanto andato in scena al campo di casa della società calcistica di Formia, circa un paio di settimane fa, nella frazione di Maranola. Insomma una vera e propria aggressione nei confronti di almeno tre dirigenti. A compiere il gesto Luigi e Vincenzo Assaiante. Il primo, titolare del Cassio Club, marito della dirigente comunale Tiziana Livornese, contro la quale questi non ha risparmiato di inveire nella medesima circostanza.

Il motivo della contesa è ovviamente la concessione della gestione del nuovissimo stadio comunale di Maranola al Formia Calcio (Determina di concessione dello stadio comunale di Maranola al Formia Calcio). Società la cui squadra – neopromossa – milita ora nel campionato di Eccellenza e alla quale è stata quindi riconosciuta la priorità nella disputa di allenamenti e partite ufficiali. Tutte le altre società calcistiche della città, che vorranno quindi disporre dell’impianto dovranno passare dalla richiesta scritta e la successiva autorizzazione della stessa societa biancoazzurra. Oltre che al pagamento di una quota in denaro.


Luigi Assaiante
Luigi Assaiante

Un fatto che non è andato per niente bene a Luigi Assaiante, che si è visto rotto le uova nel paniere della propria pluriennale gestione delle giovani leve calcistiche della città. Da una parte perchè ora la società Formia ha un settore giovanile che pare funzionare come mai prima d’ora – ha stravinto ben due campionati giovanili – e poi perchè per utilizzare il campo va pagata una quota. Insomma è chiaro che incassare iscrizioni per lo storico reggente del Cassio Club ora è più difficile

Così è stato ottimo il pretesto della richiesta di autorizzazione della struttura per lo svolgimento di alcuni stages calcistici previsti per l’inizio di agosto. Un appuntamento che non poteva essere svolto nella data prefissata dal Cassio Club per indisponibilità del campo. E così rimandata al giorno dopo, apriti cielo. Tutto è accaduto davanti a diverse decine di testimoni ed è stato richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine, impegnate però in altri luoghi. Tutto è finito lì, almeno per ora, senza alcuna formale querela. Però la società ha inviato una nota con il resoconto di quanto accaduto sia ai carabinieri che al sindaco di Formia Sandro Bartolomeo.

Una situazione sulla quale il Comune dovrà ora intervenire, come d’altra parte per molti anni non ha fatto. E come ha per questo motivo recentemente sottolineato il partito di Rifondazione comunista circa l’utilizzo di strutture comunali, come il campo di via Cassio, sia ormai ben oltre la scadenza della convenzione.