Il Museo è (sarebbe) del Neorealismo, il percorso verso l’istituzione surreale

Un progetto valutato positivamente dalle ultime tre giunte regionali, ma che a dispetto dei periodici annunci, anche istituzionali, da anni continua a rivelarsi una chimera. Il Museo del Neorealismo, il primo al mondo, atteso in quel di Fondi praticamente dal luglio del 2008, quando l’allora governatore Piero Marrazzo tagliò il nastro di un’esposizione temporanea che nell’arco di non molto, l’ormai lontano 2009, doveva poi portare al polo culturale vero e proprio, resta in un limbo.

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti

L’idea del museo dedicato a una delle correnti culturali più importanti del Novecento risale al 2007, lanciata da Tullio Kezich, critico del Corriere della sera nonché membro dell’associazione intitolata al regista Giuseppe De Santis, tra i protagonisti del cinema neorealista e fondano doc. Di mezzo, nonostante l’incessante impegno dei vertici dell’associazione “De Santis”, in particolare dei registi Carlo Lizzani ed Ettore Scola, tanto e tanto procrastinare, di giunta regionale in giunta regionale. Le classiche sabbie mobili della burocrazia sembravano essere state messe definitivamente da parte lo scorso luglio. Si era esposto il governatore Nicola Zingaretti in persona, annunciando l’istituzione del Museo, con immediate disponibilità finanziarie, nel corso di una conferenza stampa.Un segno di attenzione per le Province”, aveva detto. La lunga, lunghissima attesa per l’area museale pareva davvero terminata. Alla fine, però, è andata come sempre. Il Museo rimane un qualcosa di astratto.


Un ennesimo quanto inaspettato stop giunto nei giorni scorsi, nell’ambito del “collegato” al bilancio regionale. All’esito di quanto approvato dalla commissione Bilancio, l’articolo relativo alla realizzazione del polo fondano, previsto in una porzione del complesso di San Domenico, è stato stralciato. Un no sostanzialmente bipartisan, nato da una raffica di emendamenti soppressivi targati Forza Italia e quindi ratificato dalla Giunta democrat di Zingaretti. Unica voce fuori dal coro, con la proposta di emendamenti migliorativi, quella del Movimento 5 Stelle. Poco più di un dettaglio, a conti fatti: nulla da fare, come anticipato, per l’atteso polo culturale. Altro che imminente apertura.

A PAGINA 2 – GLI APPELLI DEI SINDACI (FORZISTI) E DEI REGISTI DELLA “DE SANTIS”

A PAGINA 3 – GLI ATTACCHI A FORZA ITALIA DI PSI E M5S